In una conferenza stampa avvenuta questa mattina a Gaza, il capo di Hamas nella Striscia di Gaza, Ismail Haniyeh, ha detto che Hamas non ha alcuna intenzione di disarmare e di smilitarizzare la Striscia di Gaza né tantomeno di lasciarla sotto il controllo della ANP.

«La resistenza armata è legittima – ha detto Haniyeh – e fino a quando la Palestina non sarà libera Hamas continuerà a fare resistenza armata con ogni mezzo disponibile».

Ismail Haniyeh ha poi duramente criticato il leader della ANP, Mahmoud Abbas (Abu Mazen), accusandolo di connivenza con il nemico e invitandolo a rivedere la sua politica di collaborazione con Israele.

Oggi Ismail Haniyeh ha quindi, di fatto, rinnegato qualsiasi accordo raggiunto per il cessate il fuoco che vede proprio nella smilitarizzazione di Gaza uno dei suoi punti cardine e, nei fatti, ha annunciato quello che tutti già sapevano, cioè che Hamas non ha alcuna intenzione né di lasciare la Striscia di Gaza né di abbandonare il terrorismo contro Israele. Ismail Haniyeh ha certificato ufficialmente il fallimento della tregua raggiunta meno di un mese fa e ha confermato i timori espressi da Lieberman e da altri ministri sulla opportunità o meno di fermare l’attacco a Gaza.

Ora ci chiediamo se sia il caso di continuare con questa farsa, di aiutare Hamas a riarmarsi con lo scudo degli aiuti umanitari, oppure se non sia il caso di chiudere definitivamente la partita con i terroristi infischiandosene dell’opinione pubblica internazionale e mettendo avanti a tutto il bene della popolazione di Israele.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Sarah F.

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