Israele: la nomina di Lieberman è veramente un messaggio al mondo

20 Maggio 2016

Avigdor-Lieberman

Reazioni scatenate provenienti da mezzo mondo per la nomina a Ministro della Difesa di Avigdor Lieberman annunciata ieri dal Premier israeliano Benjamin Netanyahu. Il più scatenato è il cosiddetto “Ministro degli Esteri” palestinese che parla di «decisione israeliana in risposta al piano di pace francese» con riferimento alla ridicola iniziativa francese che vorrebbe portare Israele a sottostare alle richieste arabe senza alcuna trattativa.

In realtà tra le reazioni più o meno scontente provenienti da tutto il mondo in merito alla nomina di Avigdor Lieberman a Ministro della Difesa la reazione palestinese è probabilmente quella che più di tutte si avvicina alla realtà. E’ infatti indubbio che Netanyahu con la nomina di Lieberman ha voluto mandare un chiaro doppio messaggio ai nemici di Israele, e cioè che lo Stato Ebraico non accetterà nessuna imposizione esterna e che è pronto a combattere per la propria libertà senza fare sconti a nessuno.

Secondo un comunicato diffuso ieri sera dal cosiddetto “Ministero degli Esteri” palestinese, la nomina di Lieberman a Ministro della Difesa sarebbe la dimostrazione che «Israele non è un partner per la pace affidabile» e che «Netanyahu intende proseguire con la politica degli insediamenti». Il comunicato prosegue chiedendo un intervento della comunità internazionale volto a contrastare la nomina di Avigdor Lieberman a Ministro della Difesa ricordando alla stessa comunità internazionale che essa «ha la responsabilità politica, morale e giuridica nei confronti del popolo palestinese». Il comunicato prosegue poi affermando che «Netanyahu sta inviando al mondo un messaggio molto chiaro e cioè che Israele preferisce l’estremismo ed espandere l’occupazione invece che ricercare la pace» il che detto dai palestinesi suona quasi come una beffa.

Al di la delle affermazioni palestinesi e delle reazioni da parte dei nemici di Israele appare chiaro che la decisione di Netanyahu, che tra l’altro è appoggiata dalla maggioranza degli israeliani secondo un sondaggio condotto da Channel 2, oltre ad essere realmente un messaggio al mondo è anche una reazione logica alla crescente ostilità nei confronti dello Stato Ebraico e ai tentativi di imporre soluzioni dall’alto alla questione palestinese.

Scritto da Sarah F.

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