Sei attacchi terroristici in dieci giorni. Da quando è iniziato il ramadam i terroristi palestinesi si sono scatenati alla faccia di chi sostiene che “il terrorismo islamico non esiste” e che durante il ramadam i “terroristi islamici credenti” non dovrebbero portare attacchi. L’ultimo questa notte quando un gruppo di fuoco palestinese ha attaccato una autovettura israeliana nei pressi di Shilo lasciando sul terreno tre feriti di cui uno grave.

Questo ennesimo attacco con armi da fuoco, segno evidente del deterioramento della situazione, arriva dopo che ieri una soldatessa israeliana era stata ferita gravemente da una terrorista palestinese e poco prima che una vettura israeliana venisse fatta oggetto di un fitto lancio di pietre lungo la Highway 60, la stessa autostrada dove l’altra sera una ambulanza israeliana è stata fatta oggetto di numerosi colpi di arma da fuoco a dimostrazione che i terroristi islamici palestinesi non guardano in faccia nemmeno un mezzo di soccorso.

Ma la cosa che colpisce più di tutto è il totale silenzio dei media internazionali su questa escalation di attacchi terroristici, una escalation annunciata e anticipata dallo Shin Bet dopo l’omicidio a sangue freddo del giovane Dani Gonen. Sui “grandi media” potrete trovare solo qualche trafiletto (se va bene) sugli attacchi degli “angeli della pace” contro inermi cittadini israeliani, ma state certi che appena Israele giustamente reagirà saranno prontissimi a darne ampio risalto con una tecnica ormai ampiamente collaudata che mira a cancellare le ragioni della reazione israeliana e, al contrario, a enfatizzarne gli effetti verso gli “angeli della pace”. Un atteggiamento palesemente volto a danneggiare Israele che vorremmo fosse molto chiaro a coloro che dall’esterno non conoscono la situazione mediorientale e che magari si fanno ingannare da una informazione smaccatamente filo-terrorista.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Sharon Levi

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