E’ arrivata nella notte l’attesa ritorsione iraniana contro Israele. La Forza Quds iraniana, ovvero la forza d’elite delle Guardie della Rivoluzione Iraniana, hanno lanciato 20 missili contro le postazioni israeliane.

Nessun missile è arrivato a bersaglio. Quattro missili sono stati intercettati e distrutti dal sistema Iron Dome mentre gli altri sono caduti in spazi aperti o addirittura in territorio siriano.

Netta e immediata la risposta di Israele, che ha fatto levare in volo i suoi caccia i quali hanno colpito oltre 50 obiettivi iraniani in Siria in quella che il portavoce del IDF ha definito «una delle più vaste operazione dell’aviazione israeliana degli ultimi dieci anni».

«La Forza Quds ha pagato a caro prezzo l’attacco contro Israele» ha detto il portavoce dell’IDF, il generale di brigata Ronen Manelis. «Ci metteranno parecchio tempo a riorganizzarsi» ha poi aggiunto. «L’IDF è impegnata in una operazione di distruzione su vasta scala contro la Forza Quds in Siria che nella notte scorsa ha lanciato un attacco contro Israele».

Secondo una fonte della intelligence israeliana l’attacco iraniano contro Israele è stato lanciato da alcune postazioni mobili situate nei pressi di Damasco in un raggio di 30/40 Km dalla capitale siriana. Gli iraniani hanno usato missili Grads e Fajr-5, quattro dei quali intercettati mentre gli altri sono caduti in spazi aperti o addirittura ricaduti in territorio siriano.

L’aviazione israeliana ha individuato e colpito immediatamente il punto di lancio dei missili oltre a colpire duramente altri obiettivi iraniani in Siria, in tutto una cinquantina.

La situazione è comunque ancora in evoluzione. Altri aggiornamenti nelle prossime ore.