Berlusconi bocciato in italiano ma promosso a pieni voti in russo

Ve lo immaginate un Primo Ministro di un qualsiasi Stato al mondo che non sappia parlare la propria lingua? Sarebbe il massimo, no? Eppure non sarebbe così grave come il fatto che un Primo Ministro che invece di difendere il proprio Stato lo denigra. Ebbene è proprio quello che sta facendo Berlusconi ogni volta che va all’estero. Denigra l’Italia.

L’ultimo esempio lo abbiamo visto ieri di fronte a una imbarazzatissima Merkel che non sapeva più se aveva di fronte il Primo Ministro italiano, un dittatore sudamericano o semplicemente il portavoce di Putin che per seguire il proprio mentore sparava a zero sulle istituzioni giudiziarie e su quella stampa che non riesce a controllare.

Le affermazioni del Primo Ministro italiano sulla magistratura fatte per l’ennesima volta ieri e per l’ennesima volta fatte all’estero in un incontro ufficiale, non solo sono di una gravità inaudita, ma dimostrano che il sig. Berlusconi è lontanissimo dal fare il proprio lavoro che sarebbe quello di fare gli interessi dell’Italia e non esclusivamente i suoi. Non solo, dimostrano – se ve ne fosse bisogno – che il portavoce di Putin non ha alcun rispetto per le istituzioni democratiche e che tutta la sua politica (nazionale ed estera) è mirata esclusivamente ad evitare i processi, anche a costo di distruggere l’immagine del Paese all’estero.

Sarebbe stato meglio che invece di parlare in italiano il portavoce di Putin avesse parlato in russo, tanto ormai è talmente evidente che il “tovarish Silvio” vuole trasformare l’Italia nella piccola Russia d’occidente che nessuno ci avrebbe fatto caso e se non altro forse non si sarebbe capito quanto male voglia Berlusconi allo Stato democratico.

Bianca B.

redazione

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