Quello a cui abbiamo assistito ieri sera da parte del Primo Ministro italiano, Silvio Berlusconi, è stato uno degli spettacoli più desolanti, pietosi e indecorosi che gli italiani siano stati costretti a vedere negli ultimi anni. Un uomo finito, probabilmente malato, che ha voluto per l’ennesima volta cercare di propinare le sue balle colossali al popolo italiano e a tutta la comunità internazionale che di certo ci sta guardando.
Non mi va nemmeno di infierire su questo pover’uomo ridotto così in basso. Lo spettacolo è stato umiliante per tutto il Paese, talmente umilianti da generare un profondo senso di vergogna e persino di pietà nei confronti del Premier. Sembrava un bambino colto con le mani nella marmellata che nega l’evidenza. Solo che qui si sta parlando di un Primo Ministro di un grande Paese e non di un bambino.
La mia mente è andata immediatamente all’estero, cioè sull’idea che il mondo si sarà fatto dell’Italia, su come la stiano pensando quegli imprenditori che avrebbero voluto investire nel nostro Paese, sulle risate che si saranno fatte gli altri leader politici, sullo scherno che si abbatterà immancabile sui nostri connazionali all’estero.
Che vergogna, che desolazione. Meglio avrebbe fatto il Premier a dire che aveva sbagliato a tirare fuori quella ragazza marocchina dalla Questura di Milano. Meglio avrebbe fatto a dire che si, lui paga le donne ma che è nelle sue possibilità farlo e che, come utilizzatore finale, non commette alcun reato (salvo quando la donna è minorenne). Magari avrebbe provocato qualche reazione scomposta da parte dei puritani o della Chiesa, ma sicuramente avrebbe fatto più bella figura. Invece ha scelto la strada delle balle colossali, dell’attacco alla magistratura e delle accuse scomposte e persino ridicole agli avversari politici.
Quello a cui abbiamo assistito ieri sera è l’atto finale e pietoso di un uomo ormai alle corde, costretto a difendersi inventando storielle a cui nessuno crede (quella della relazione fissa è stata clamorosa, per non parlare del fatto che lui non ha mai pagato una donna). E’ un insulto all’intelligenza di tutti gli italiani. E’ la fine della telenovelas berlusconiana e di un periodo che ha portato l’Italia ai minimi storici. Almeno speriamo, perché non vorremmo mai più rivedere un atto indecoroso come quello di ieri sera.
Brigitta Donati
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