“L’Italia è una repubblica giudiziaria commissariata dalle Procure”. A dirlo oggi a Bruxelles, dove si teneva il Consiglio Europeo, è stato il premier italiano, Silvio Berlusconi, che come al solito non si è smentito facendo fare l’ennesima figuraccia all’intero paese, sempre più attonito dalle mega balle raccontate dal portavoce di Putin e indignato per il suo comportamento.

E’ uno spettacolo di una tristezza inaudita, imbarazzante e persino ridicolo. Passi che certe affermazioni Berlusconi le faccia in Italia dove comunque ha un seguito di pasdaran, di collusi e di allocchi che gli garantiscono quantomeno un complice silenzio quando non un aperto appoggio per vari motivi che esulano dalla politica, ma fare queste dichiarazioni di fronte ai capi di Stato europei, di fronte alle televisioni di tutto il mondo credendo di stare a parlare con quei quattro fessi (e vergognosi) del Parlamento italiano, è davvero troppo.

Mandiamo in giro un premier che non ha alcuna rispettabilità né sul piano politico, né su quello morale, un premier che mente agli italiani con la stessa facilità con cui si beve un bicchier d’acqua e pretende di fare altrettanto in un contesto internazionale, magari pretendendo che gli altri leader europei gli credano come fossero deputati del PDL.

Parliamoci chiaro: il fatto è di una tristezza inaudita, una telenovelas degna di Rete 4 piuttosto che di un contesto internazionale dove gli altri leader discutono su come salvare l’Europa, la sua economia e la sua moneta.

Non possiamo che, da italiani, chiedere scusa a tutta l’Europa per mandare in giro a rappresentarci questo signore anzianotto ormai al crepuscolo che, come tutti i rais, pensa solo a se stesso e non vuol lasciare la poltrona perché sa che quando lo farà non avrà più nessuno scudo a proteggerlo dalle malefatte. Non possiamo che scusarci con i popoli europei per essere, per colpa di un singolo, un peso per l’intera economia europea. E’ triste, ma è così.

Bianca B.