Ieri la Corte di Giustizia Europea ha ordinato di rimuovere Hamas dalla lista nera dei gruppi terroristici. Lo ha fatto perché “l’inserimento di Hamas nella lista nera del terrorismo si basa solo su articoli di stampa e report da internet” (qui potete trovare la sentenza).
OK, usando lo stesso metro di giudizio anche l’ISIS dovrebbe quindi essere tolto immediatamente dalla lista delle organizzazioni terroristiche perché tutto quello che abbiamo sullo Stato Islamico arriva da rapporti di stampa e da rapporti su internet, compresi video allucinanti di immani stragi e di decapitazioni.
Non è sta stessa cosa, direte voi. Invece no, è la stessa medesima cosa perché, come per Hamas, non ci sono rapporti interni resi ufficiali per l’ISIS. Ci sono rapporti classificati, come per Hamas, ma per il resto quello che sappiamo lo abbiamo appreso dai giornali e dai video postati su internet.
E lo stesso identico discorso vale per i talebani, gli stessi che due giorni fa hanno massacrato più di 140 bambini in Pakistan. Anche su di loro quello che sappiamo di basa su articoli di stampa e rapporti diffusi su internet. Che dire poi di Boko Haram? E degli Al-Shabaab somali? Anche su questi gruppi ci sono rapporti classificati e non resi pubblici mentre quello che viene reso pubblico è solo una minima parte delle loro atrocità e del loro sistema terroristico. Tecnicamente lo stesso discorso varrebbe anche per Al Qaeda.
La nostra non è una provocazione, è un discorso serio perché se prendiamo per buono il ragionamento fatto dalla Corte di Giustizia europea tutti i morti fatti dalle varie organizzazioni terroristiche si riducono a meri dati diffusi dalle agenzie di stampa e da rapporti su internet. Anzi, se proprio vogliamo essere precisi gli altri gruppi terroristici hanno qualcosa in meno rispetto ad Hamas, non hanno uno statuto nel quale si dice chiaramente che il loro obbiettivo è la distruzione di uno Stato, Israele, e lo sterminio del suo popolo.
Insomma, tutte le rivendicazioni fatte da Hamas sugli attentati terroristici non valgono nulla, gli scudi umani usati a Gaza, tutta l’organizzazione terroristica, i tunnel del terrore, i video che mostrano esecuzioni sommarie nel centro di Gaza per la Corte di Giustizia europea non valgono nulla perché sono, come dicono loro, “derived from the press and the internet”. Milioni di Megabyte di dati, testimonianze, rivendicazioni dirette degli attentati, dichiarazioni televisive non servono a convincere i giudici europei che questi assassini sono dei terroristi.
Francamente ci sembra che i giudici della Corte di Giustizia Europea potevano trovare una scusa migliore per manifestare il loro sostegno al terrorismo islamico di Hamas.
Note:
- l’Unione Europea ha due liste dei gruppi terroristici, la prima è copiata da quella delle Nazioni Unite, la seconda è una lista autonoma. La procedura per l’inserimento nella lista nera è spiegata qui (in inglese).
- La decisione della Corte di Giustizia non prevede per il momento l’effettiva rimozione di Hamas dalla lista e quindi tutte le sanzioni e le restrizioni rimangono in vigore. Prima che Hamas venga tolto effettivamente dalla lista devono trascorrere tre mesi, cioè il tempo necessario a chi volesse opporsi alla decisione della Corte di presentare le prove che Hamas sia effettivamente un gruppo terrorista.
[glyphicon type=”user”] Scritto da Adrian Niscemi
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