I media indipendenti egiziani, quelli non ancora messi sotto il controllo della Fratellanza Musulmana, la chiamano già “la seconda rivoluzione egiziana”. Da questa notte centinaia di migliaia di persone stanno presidiando Piazza Tahrir e chiedono in massa le dimissioni di Mohammed Morsi.
Si sono chiamati “Tamarrod” che significa ribellione. Il loro movimento in poco più di un mese ha raccolto tra i 15 e i 22 milioni di firme che chiedono le dimissioni di Morsi, un numero molto maggiore dei 9 milioni di voti raccolti dl leader dei Fratelli Musulmani alle ultime elezioni. Vogliono un Egitto laico e democratico e non un regime islamico che applica la Sharia, la legge islamica voluta dalla Fratellanza Musulmana e dai gruppi salafiti.
Oggi, 30 giungo, sarà quindi “la giornata della rabbia” e si prevede che saranno milioni i Tamarrod che scenderanno in piazza. Come detto già Piazza Tahrir, che fu il centro delle proteste contro Mubarak, è stracolma di gente. Tutti contro Mohamed Morsi. Il timore è che i sostenitori dei Fratelli Musulmani attacchino i manifestanti. Per questo l’esercito egiziano è in stato di allerta. Nei giorni scorsi i vertici militari avevano detto che non avrebbero tollerato atti di violenza contro chi manifesta pacificamente e si erano detti pronti a intervenire. Secondo il Dr. Amr El Shobaki, editorialista e politologo del Al Masry Al Youm, l’esercito interverrà se vedrà che i Fratelli Musulmani attaccheranno i manifestanti e se capirà che il processo politico messo in piedi da Morsi sarà fallito.
Sull’Egypt Daily News lo scrittore Thoriaia Abou Bakr fornisce alcuni consigli pratici ai manifestanti e in particolare alle donne. Il timore di violenze sessuali è molto alto. Vediamoli:
- Le ragazze con i capelli lunghi dovrebbero legarli a coda di cavallo per evitare che gli islamisti le molestino o, peggio, che le violentino con la scusa che sono puttane (gli islamisti definiscono le donne che portano capelli sciolti delle poco di buono). In più i capelli lunghi lasciati sciolti sono facili da afferrare. I vestiti dovrebbero essere sobri, meglio se si portano pantaloni.
- Nel caso si venga molestate e aggredite reagire con forza. Calci nelle parti basse, morsi e graffi possono disorientare gli assalitori.
- Mai girare da sole, meglio se accompagnate da uomini
- Infine assicurarsi di avere sempre con se un telefono cellulare e di avere memorizzato i numeri delle istituzioni e dei conoscenti. Se si dispone di spray al peperoncino portarlo con se e usarlo all’occorrenza.
Come si vede la stampa libera (quella poca rimasta) è molto concentrata sulle manifestazioni di oggi e purtroppo teme atti di violenza.
«Ma la seconda rivoluzione egiziana non si fermerà – dice una ragazza mentre si avvia in Piazza Tahrir insieme ad un gruppo di amiche – noi non abbiamo paura e non possiamo lasciare che gli islamisti riportino l’Egitto al Medio Evo».
E noi del mondo libero siamo tutti con voi. Forza Tamarrod
Sharon Levi