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Da questa sera la RAI si impoverisce ulteriormente e ci sempre più rimpiangere il pagamento del canone. Parte infatti il nuovo programma di Giuliano Ferrara, una striscia quotidiana che seguirà il TG1, sempre più in caduta libera negli ascolti, e che tratterà di attualità politica.
Un acconto di quello che ci toccherà sorbire, almeno per quelli che avranno la forza di guardarlo, Ferrara ce l’ha dato ieri sera al TG1 dove ha attaccato il Magistrato anti-mafia Antonio Ingroia, colpevole secondo “l’elefantino” di aver parlato sabato scorso alla manifestazione per la difesa della Costituzione. Secondo Ferrara il magistrato ha fatto un atto politico.
Il conduttore di “qui radio Londra” – così si chiamerà il programma super pagato condotto dall’elefantino – è arrivato ad affermare che Ingroia avrebbe fatto un atto incostituzionale in quanto, secondo lui, la Costituzione vieta ai magistrati di far politica.
In realtà il coraggioso magistrato ha semplicemente difeso quelle che sono le prerogative della magistratura che la nuova riforma sulla giustizia vorrebbe annullare, cioè l’indipendenza della magistratura stessa dal potere politico. Ma questo Ferrara lo sa benissimo, solo che quello di attaccare tutti quelli che non sono con Berlusconi è il suo ruolo. E’ profumatamente pagato per questo.
Da questa sera quindi vedremo (chi ne ha il coraggio e lo stomaco) una serie di attacchi a base di fanghiglia contro tutti quelli che si metteranno di traverso al premier, senza escludere nessuno a parte il Papa, almeno fino a quando Benedetto XVI non pronuncerà qualche frase anche sottilmente polemica con il padrone.
Ora, l’unica arma che rimane a noi poveri italiani per evitarci la bile che immancabilmente sgorgherà fluente è quella di usare il democratico mezzo del telecomando. A quell’ora su La 7 c’è un bellissimo programma di attualità condotto da Lilli Gruber. In alternativa ci sono le telenovelas e i film datati. Tutto comunque meglio di Ferrara.
Bianca B.