Freedom Flotilla – Gaza. Il veliero Estelle non ce l’ha fatta a forzare il legittimo blocco israeliano su Gaza. Navi della marina israeliana lo hanno bloccato in acque internazionali poco prima che entrasse nel tratto di mare interessato dal blocco che, ricordiamo, è più che legittimo. Lo riferisce questa mattina radio Daroni, emittente dell’esercito israeliano.
Secondo quanto si apprende le navi israeliane scorteranno il veliero Estelle nel porto di Ashdod dove i pacivendoli verranno arrestati con l’accusa di ingresso illegale in acque israeliane. A quel punto i pacivendoli avranno due possibilità. La prima è quella di ammettere la loro colpa. In questo caso verranno immediatamente espulsi. In caso contrario invece verranno processati da un tribunale israeliano.
La nave Estelle, che aveva avuto anche il vergognoso patrocinio del comune di Napoli, voleva forzare il blocco di sicurezza imposto sulla Striscia di Gaza per evitare l’afflusso di armi ad Hamas. La missione, denominata “Freedon Flotilla 2”, voleva teoricamente portare aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. In realtà l’intenzione dei pacivendoli era solo quella di cercare di creare imbarazzo agli israeliani dato che nella Striscia di Gaza, per stessa ammissione di Hamas, non hanno bisogno di nessun aiuto umanitario (al limite di qualche Iphone 5 dato che sono andati letteralmente a ruba).
Si chiude così, com’era prevedibile, l’ennesima messa in scena di un gruppo di pacivendoli che non si rassegna alla verità e che, per puro antisemitismo, preferisce stuprare la verità allo scopo di diffondere messaggi fuorvianti e, appunto, antisemiti nascosti da ragioni umanitarie.
Sarah F.