Una premessa: il Movimento 5 Stelle è il vero vincitore di queste elezioni. Evidentemente il popolo italiano ha ritenuto di dover dare fiducia a Beppe Grillo e alle sue promesse, questo nonostante i tanti lati oscuri che circondano il leader del M5S. Ora si vedrà cosa sono in grado di fare quando si tratta di passare dalle parole ai fatti o se faranno semplicemente un ostruzionismo ad oltranza.
Detto questo, non possiamo fare a meno di notare come il vero sconfitto di queste elezioni sia in effetti Bersani, questo nonostante abbia la maggioranza in Parlamento grazie a una legge elettorale ignobile. Ha rischiato seriamente di riuscire a perdere anche questa tornata elettorale dilapidando in due mesi un vantaggio che si aggirava intorno ai 15/20 punti.
E se c’è qualcuno che è responsabile di questa palese situazione di ingovernabilità dell’Italia è proprio l’establishment del Partito Democratico che quando si è trattato di girare veramente pagina proponendo Matteo Renzi ha fatto di tutto per mettergli i bastoni tra le ruote pur di mantenere vecchie mummie politicanti al potere, negando così la necessità di un cambio generazionale e, soprattutto, ideologico della sinistra italiana. Alle primarie del PD si è assistito ad una farsa in stile bolscevico che nei fatti ha favorito il ritorno in campo di Berlusconi e l’esplosione del Movimento 5 Stelle. Negare questo è negare l’evidenza.
Non è un caso che Berlusconi abbia atteso la fine delle primarie del PD per annunciare il suo ritorno in campo, perché una cosa è certa: se avesse vinto Renzi il Cavaliere non ci pensava nemmeno a scendere in campo ben sapendo che il sindaco di Firenze avrebbe attratto a se un enorme numero di delusi del centro destra. Ma quando Renzi ha detto che “per vincere occorreva andare a pescare voti tra i delusi del centro destra” i bolscevichi del PD lo hanno azzannato alla gola accusandolo di tradimento. La realtà dei fatti è che alla fine quei delusi sono andati a dare il voto in parte al Movimento 5 Stelle e in parte sono tornati all’ovile berlusconiano. Al PD non hanno capito che l’Italia aveva assoluto bisogno di cancellare il vecchio concetto di destra e di sinistra e che invece aveva bisogno di un rinnovamento trasversale a quel vetusto concetto.
Quindi Grillo e Berlusconi se devono ringraziare qualcuno per l’inaspettato successo elettorale questi è il sig. Bersani che gli ha porto su un piatto d’oro un pacchetto elettorale che vale almeno 20 punti, più una buona parte degli astenuti che rimangono comunque il primo partito in Italia.
E siccome riteniamo che, visti i precedenti, nel PD non prendono esempio dagli sbagli passati e vedrete che Bersani cercherà di mettere personaggi come D’Alema agli Esteri e altre teste bolsceviche in punti chiave (oltre a proporre leggi quali la cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia e obrobri del genere), l’unica vera alternativa per Renzi sarà quella di fondare un partito tutto suo perché una cosa è certa: checché ne dica Bersani, il suo futuro non sarà nel PD, ancora troppo legato al soviet supremo gestito da vecchi politicanti.
Ma fino ad allora assisteremo certamente al peggio che la politica italiana può dare. Vedremo il solito attaccamento alla poltrona appena conquistata, vedremo un Grillo che, salvo improvvisa ma improbabile presa di coscienza responsabile, dirà di no a tutto e a tutti smentendo anche se stesso e le sue proposte pur di farlo, un Berlusconi che come sempre si opporrà a quelle leggi (conflitto d interessi, ripristino del falso in bilancio ecc. ecc.) che possono ledere i suoi interessi e vedremo vecchi e scaltri politicanti come Casini che insieme a Monti cercherà di ritagliarsi un ruolo di “indispensabilità”.
Unica cosa positiva, se proprio vogliamo vedere un lato positivo in queste elezioni, è che i comunisti sono fuori in maniera definitiva dal Parlamento. Fuori Ingroia, fuori Di Pietro, fuori tutti i comunistoni storici. Ormai sono solo mummie. Purtroppo ancora resistono all’interno del PD e per questo Renzi non avrà un futuro in quel partito. E’ troppo avanti rispetto alle mummie bolsceviche.
Bianca B.