«Alcune delle idee di CasaPound sono condivisibili». A pronunciare queste parole non è stato un nostalgico del Duce e dell’olio di ricino ma Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle che rispondendo a una domanda di uno dei leader di CasaPound ha addirittura aperto ad un ingresso di alcuni elementi del movimento neo-fascista nel suo movimento.
Tutto nasce davanti al Viminale dove Beppe Grillo era accampato per attendere l’ora di apertura degli uffici onde poter depositare il marchio del Movimento 5 Stelle per le elezioni 2013. A un certo punto il comico genovese, nonché leader del Movimento 5 Stelle, viene avvicinato da Simone di Stefano, vicepresidente di CasaPound e candidato alla presidenza per la Regione Lazio, che gli chiede se fosse antifascista o meno. «Quelli di CasaPound vogliono sapere se sei antifascista o no». Grillo, per niente turbato, da una risposta che è tutto un programma e che svela quale ideologia sia alla base del movimento del comico genovese: «questo è un problema che non mi compete. Questo movimento è ecumenico. Se un ragazzo di CasaPound volesse entrare nel Movimento 5 Stelle e avesse i requisiti, ci entra. Voi siete qua come noi».Finita qui? Nemmeno per idea. Grillo va oltre è dice di condividere molte idee di CasaPound anche se, dal Movimento 5 Stelle, precisano che Grillo avrebbe detto che “se si tratta di manganellare qualcuno lui non ci sta”. A un certo punto ha anche detto che “è meglio CasaPound di Monti in Parlamento”.
Ora, non si capisce tutta la sorpresa di un certo tipo di stampa. Le idee di grillo sono ormai arcinote e francamente non c’è davvero da stupirsi di questa apertura ai neofascisti di CasaPound con i quali è in perfetta sintonia a partire da posizioni fortemente antisemite. Solo che fino ad ora non era mai venuto così apertamente allo scoperto.
Per dirla tutta, e questo è un pensiero del tutto personale, mi sembra che le idee (o ideologie) di Beppe Grillo siano un connubio perfetto delle peggiori ideologie comunista e fascista. E pensare che poco tempo fa ammoniva che il vero rischio per Italia era che partiti del tipo di Alba Dorata entrassero in parlamento con il passo dell’oca. E lui cosa ha di diverso da Alba Dorata? Su questo sarebbe davvero interessante sapere cosa ne pensi il suo amicone Marco Travaglio.
Bianca B.