In previsione di una estensione delle operazioni a Gaza e dell’aumentato rischio di attacchi terroristici, Israele ha deciso di mobilitare altri 16.000 riservisti. Lo rende noto il portavoce del IDF.

Aumentano intanto le preoccupazioni internazionali sul bilancio di vittime a Gaza. Ieri sera il Segretario della Difesa degli Stati Uniti, Chuck Hagel, in un colloqui telefonico con il suo omologo israeliano, Moshe Ya’alon, ha espresso tutta la preoccupazione degli USA su un possibile aumento delle operazioni militari a Gaza e ha chiesto un immediate cessate il fuoco. Hagel, pur ribadendo la posizione degli USA in merito al Diritto di Israele a difendersi, si è detto molto preoccupato per le vittime civili del conflitto. Una posizione alquanto ambigua perché se è vero che Israele ha il diritto di difendersi questo diritto non può prescindere dalla totale eliminazione di Hamas.

Israele ha più volte proposto un cessate il fuoco umanitario ma Hamas ha sempre respinto qualsiasi proposta di tregua e ha continuato a lanciare missili su Israele anche quando l’IDF aveva fermato tutte le operazioni. Normale e prevedibile quindi la risposta dello Stato Ebraico di mobilitare altri 16.000 riservisti. Questa volta sembra che in Israele siano decisi a chiudere in maniera definitiva il discorso con Hamas e a mettere fine al continuo rischio che il gruppo terrorista rappresenta non solo per Israele ma anche per il popolo palestinese.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Sarah F.

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