Hamas e Israele avrebbero raggiunto un accordo di cessate il fuoco attraverso la mediazione dell’Egitto. E’ quanto riferiscono fonti arabe riprese da diversi media e da fonti anonime di Hamas. Tuttavia Israele smentisce categoricamente l’esistenza di un tale accordo e ordina all’IDF di essere pronto a qualsiasi scenario.
Secondo il canale televisivo Al-Aqsa, legato ad Hamas, l’accordo di cessate il fuoco sarebbe stato raggiunto sulla base della “reciproca calma”, il che vuol dire tutto e niente. L’Egitto puntava a un accordo di cessate il fuoco a lungo termine e regolato da precisi accordi sulla base di quanto emerso lo scorso 3 agosto. Ma il massiccio attacco di cui è stato vittima ieri lo Stato Ebraico ha cambiato decisamente le carte in tavola. Per ora quindi ci sarebbe solo un “tacito accordo” volto a riportare la calma ma che, proprio in quanto tale, è estremamente volatile.
Una delegazione israeliana composta da funzionari e analisti del Ministero degli Esteri e della Difesa è effettivamente arrivata ieri pomeriggio al Cairo ma si è rifiutata di trattare su qualsiasi cosa mentre Israele era sotto attacco. Il ritorno alla calma era quindi solo una precondizione per iniziare qualsiasi trattativa e non un accordo di cessate il fuoco. Solo se la calma sarà mantenuta si potrà poi passare alla fase successiva.
IDF pronto a qualsiasi scenario

La riunione del gabinetto di Sicurezza che si è tenuta ieri presso il quartier generale dell’IDF a Tel Aviv alla quale hanno partecipato il premier Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Avigdor Lieberman, il comandante dell’IDF Gen. Gadi Eisenkot, il direttore di Shin Bet Nadav Argaman e il capo del Consiglio di sicurezza nazionale Meir Ben Shabat, è servita a fare il quadro della situazione e a decidere le prossime mosse al fine di garantire alla popolazione del sud di Israele la massima protezione. Per questo, a prescindere dalla calma momentanea, è stato ordinato all’IDF di tenersi pronto a qualsiasi scenario, compreso quello di una azione di terra all’interno della Striscia di Gaza.
Chiesta condanna di Hamas alle Nazioni Unite
A New York, l’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, Danny Danon, ha invitato il Segretario Generale e i membri del Consiglio di sicurezza a condannare Hamas per il lancio di razzi contro Israele e contro i civili israeliani. L’ambasciatore Danny Danon ha posto l’accento in modo particolare sul fatto che gli attacchi di Hamas sono indirizzati a colpire in maniera deliberata i civili israeliani e che quindi sono a tutti gli effetti attacchi terroristici. Dubitiamo tuttavia che l’ONU o il Consiglio di Sicurezza condanni Hamas senza tirare dentro anche Israele. Sarebbe un fatto più unico che raro.