catherine ashton hezbollah

Come avevamo anticipato, il rapporto finale delle indagini sull’attentato di Burgas individua in Hezbollah (e quindi nell’Iran) i mandanti del vile atto terroristico compiuto il 18 luglio scorso in Bulgaria nel quale persero la vita cinque turisti israeliani. Non ci sono dubbi ,è chiaro a chiunque, ed Hezbollah deve essere posto nella lista nera europea dei gruppi terroristici.

Eppure, nonostante le prove inconfutabili che le autorità bulgare hanno fornito, la rappresentante europea della politica estera, Catherine Ashton, continua a difendere i terroristi di Hezbollah affermando che le prove fornite dalle autorità bulgare (con l’ausilio dell’EROPOL) non sono decisive e che “occorre riflettere attentamente prima di inserire Hezbollah nella black list europea”.

Beh, lasciatemelo dire, siamo alla complicità manifesta con un gruppo terrorista che da anni terrorizza e tiene in ostaggio il Libano, che è coinvolto nella repressione siriana, che è a capo di uno dei più potenti cartelli della droga a livello mondiale e che compie attentati su commissione di Teheran. Se questa è la rappresentante della politica estera europea allora non ha senso che ci sia una Unione Europea.

Abbiamo più volte denunciato la complice connivenza di Catherine Ashton  con un altro gruppo terrorista, Hamas, ma adesso siamo davvero alla complicità aperta con uno dei più sanguinari gruppi terroristici che la storia ricordi, un gruppo terrorista persino più pericolo di Al Qaeda perché ha una organizzazione capillare e diffusa in tutto il mondo, in alcuni casi persino legalizzata come accade in Venezuela.

Sconcerto per le dichiarazioni di Catherine Ashton arrivano anche dagli Stati Uniti. Il neo Segretario di Stato, John Kerry, ha esortato l’Unione Europea a inserire senza indugi Hezbollah nella black list affermando che in caso contrario “passerebbe il messaggio della impunità per i terroristi” che quindi si sentirebbero liberi di colpire ovunque.

In qualità di cittadini europei non ci sentiamo rappresentati da chi è complice di gruppi terroristici come Catherine Ashton, per altro non votata da nessuna ma imposta dalla elite europea. Catherine Ashton non può più parlare a nostro nome, non può più rappresentare l’Unione Europea essendosi dimostrata complice dei terroristi e quindi ne chiediamo le immediate dimissioni. Lo faremo oggi stesso, per la terza volta in due anni, con un esposto al Parlamento Europeo nel quale chiederemo l’immediata rimozione di Catherine Ashton dal ruolo di alto rappresentante della politica estera europea.

Noemi Cabitza