Ieri è successa una cosa del tutto inaspettata e che purtroppo ha trovato poco spazio nei media, la rivolta dei drusi libanesi contro Hezbollah che aveva appena sparato una salva di missili contro Israele.

I drusi libanesi hanno attaccato Hezbollah perché i terroristi libanesi, come sempre, avevano sparato da zone prossime alle abitazioni civili e quando gli israeliani hanno risposto con colpi di cannone contro il punto di partenza dei razzi, le case sono state sfiorate dalla risposta israeliana.

Quando il piccolo convoglio di Hezbollah è passato nel villaggio druso gli abitanti armati li hanno bloccati e, come si vede dal video, li hanno disarmati e picchiati. (qui un secondo video)

Nella storia non è la prima volta che i drusi libanesi maltrattano Hezbollah, ma di recente non era mai successo.

Se a questo episodio (molto importante per la logica libanese) ci aggiungiamo che in almeno due occasioni negli ultimi dieci giorni a lanciare i missili contro Israele erano stati gruppi palestinesi non legati a Hezbollah, la prima cosa che viene in mente è che i terroristi palestinesi non controllano più il sud del Libano.

Anche la salva di missili sparati ieri contro Israele, sembrava più un modo di dire che ancora Hezbollah controlla il sud del Libano piuttosto che una risposta ai raid aerei israeliani avvenuti sempre in risposta al lancio di missili dal sud del Libano (poi si saprà che erano palestinesi), come invece hanno dichiarato i terroristi pagati dall’Iran nella loro rivendicazione.

Anche il fatto che la risposta israeliana sia stata molto contenuta e che le dichiarazioni da Gerusalemme parlino di missili “sparati deliberatamente verso zone aperte” (allora perché Iron Dome è entrato in funzione abbattendo almeno quattro missili se erano diretti in zone aperte?), in maniera paradossale lascia pensare che a Gerusalemme pensino che sia meglio che il sud del Libano sia controllato da Hezbollah piuttosto che da qualcun altro.

È una questione di punti di vista. Se Naftali Bennet la pensa così, oppure non può fare diversamente perché tenuto per il collo dagli arabi al governo con lui, è difficile capirlo. Francamente sembra molto strano che ad una salva di una ventina di missili Israele risponda solo con un paio di colpi di cannone.

Viene anche da chiedersi come mai, vista la reazione dei drusi libanesi, Israele non ne abbia approfittato per colpire qualche sito di Hezbollah vicino ai loro villaggi (senza naturalmente colpire i villaggi). Probabilmente avrebbe dimostrato che i drusi avevano ragione e avrebbe messo ulteriormente Hezbollah in difficoltà (ammesso che Bennet lo voglia).

Non lo so, a me sembra tutto così paradossale che francamente non riesco a capire la politica di Gerusalemme.

Solo poche ore fa proprio Israele (mi sembra il ministro della difesa Benny Gantz) aveva ammonito che l’Iran era a pochi giorni dalla bomba e che Gerusalemme era pronta ad agire.

Prevedendo, in quel caso, l’apertura di un fronte nord proprio con Hezbollah, perché non giocare d’anticipo? Perché devono essere sempre gli Ayatollah un passo avanti?