Il piano di pace americano per risolvere la controversa questione palestinese è destinato a fallire prima ancora di essere presentato. A dirlo è il portavoce dell’Autorità Palestinese (AP) Nabil Abu Rudeineh in una intervista alla TV iraniana Press TV.

«Il ciclo di incontri iniziato a New York, il cui scopo è quello di imporre un piano privo di significato, non porterà a nulla», ha detto Abu Rudeineh alla TV iraniana.

Il portavoce della Autorità Palestinese si riferisce a una serie di incontri che in realtà non è nemmeno iniziato a New York come lui dice ma ha preso il via da diversi mesi e ha visto come protagonista il genero del Presidente Trump, Jared Kushner, che specialmente nelle ultime settimane è stato molto attivo parlando direttamente con i reali sauditi, con la Giordania, l’Egitto e altri Paesi arabi, una attività diplomatica culminata effettivamente in un incontro avvenuto venerdì scorso a New York al quale hanno preso parte il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, lo stesso Jared Kushner in qualità di consigliere speciale per il Medio Oriente della Casa Bianca, l’ambasciatore statunitense all’ONU Nikki Haley e infine l’inviato americano per il Medio Oriente Jason Greenblatt.

I tre alti rappresentanti americani hanno presentato al Segretario Generale delle Nazioni Unite un piano che non si dovrebbe discostare di molto da quello anticipato anche da RR insieme a pochi altri lo scorso 20 gennaio.

I palestinesi lamentano il fatto che tutte le trattative sul piano di pace americano sono state condotte tra gli americani, gli israeliani e i maggiori Paesi arabi senza però interpellare l’Autorità Palestinese. «Senza un accordo con il popolo palestinese tutte le trattative sono destinate a fallire» ha detto il portavoce della AP alla TV iraniana. «E’ uno spreco di tempo» ha continuato Rudeineh «finché continuerà il tentativo di eludere le legittime istituzioni palestinesi ogni piano è destinato a fallire» ha poi concluso il portavoce della Autorità Palestinese.

All’inizio della settimana era stato lo stesso Abu Rudeineh ad ammonire, attraverso l’agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA, che «qualsiasi piano di pace che non preveda Gerusalemme Est come capitale della Palestina e che non affronti il problema del rientro dei profughi non verrà preso in considerazione dalla Autorità Palestinese». Paletti insormontabili che da sempre bloccano qualsiasi iniziativa di pace.

Gli insormontabili paletti palestinesi che fino ad oggi hanno impedito qualsiasi accordo non fermano però gli americani. La prossima settimana infatti Kushner e Greenblatt visiteranno Israele, Arabia Saudita, Egitto, Giordania e Qatar per tenere colloqui con i leader regionali sull’iniziativa del presidente americano Donald Trump per il Medio Oriente e la situazione di Gaza, incontri che deliberatamente escludono i palestinesi proprio a causa della manifesta volontà di boicottare qualsiasi accordo di pace mettendo condizioni inaccettabili, una politica che va avanti da troppo tempo e che ormai ha stancato anche i Paesi Arabi.