Forse è ancora troppo presto per dirlo ma a giudicare dall’astensionismo visto ieri alle amministrative (e non credo che oggi il trend cambi) più del 50% degli italiani non crede più alla politica. E’ un fatto gravissimo che se in Italia ci fosse una classe politica degna di questo nome dovrebbe far rizzare le antenne. Ma come sempre così non sarà.
Invece basterebbe pensare che chiunque sarà eletto alla fine di questa tornata rappresenterà a malapena un terzo dell’elettorato se si considera che non tutti quelli che sono andati a votare lo hanno votato.
Il problema è chiarissimo, credo anche agli stessi politici: la gente non crede più alla politica e la dimostrazione di ciò data da queste amministrative è devastante. Non è una questione di destra o di sinistra. Non si tratta di scegliere una alternativa come potrebbe essere il partito di Grillo. Gli elettori hanno bocciato tutti. Hanno scelto la non politica, non quella volgare, inutile e insultante di Grillo, non quella delle promesse mai mantenute o quella boccaccesca delle olgettine. La gente è stanca di queste cose e vuole qualcosa di concreto, vuole una buona politica.
Purtroppo però di buona politica se ne vede poca all’orizzonte. La destra è ferma a Berlusconi e a tutte le sue beghe. Non ha nessuno in grado di sostituirlo e di certo non aiuta la continua litania contro la magistratura politicizzata. La sinistra avrebbe Matteo Renzi ma ha fatto di tutto per farlo fuori e continua a farlo pur di mantenere le vecchie oligarchie di partito in stile soviet supremo. Di Grillo poi nemmeno a parlarne. Ha raccolto un sacco di voti di protesta, di chi aveva sperato in una alternativa. Ma ben presto si è rivelato per quello che è, un autarca che pensa solo a se stesso ed è convinto di essere l’unico a possedere il verbo, uno che usa metodi tutt’altro che democratici per contenere la dissidenza interna al partito. Una inutile meteora che fa luce giusto il tempo del suo passaggio senza incidere in nessuna questione. La politica dell’insulto fatta uomo.
E allora chi devono votare gli italiani? Un partito che manda in Parlamento gente pluripregiudicata e che propone da vent’anni le stesse stucchevoli facce, un partito masochista eternamente diviso al suo interno per ragioni di poltrona oppure un partito del nulla che ha fatto della politica dell’insulto la sua linea politica? E’ chiaro che a queste condizioni gli italiani non ci vanno a votare.
Cari signori politici e politicanti di vario genere, siamo alla frutta. O si inizia a fare veramente una buona politica oppure alle prossime elezioni si arriverà a malapena al 20% dei votanti. E allora il rischio per la nostra democrazia sarà veramente concreto. Spero tanto che questo serva da lezione anche se, ad essere sincera, ci credo davvero poco.
Bianca B.