Su Gerusalemme e sulla decisione del Presidente Trump di riconoscere la città santa quale capitale di Israele l’Islam sta letteralmente sbroccando. Ieri in Gabon due cittadini danesi sono stati accoltellati da sconosciuti per “punire gli Stati Uniti” a causa della decisione di riconosce Gerusalemme capitale di Israele.
I due uomini, reporter per la rivista National Geographic, sono stati accoltellati mentre facevano shopping in una zona turistica, ha detto il ministro della difesa Etienne Massard. «Secondo le prime testimonianze sulla scena, l’assalitore, un uomo nigeriano di 53 anni, ha gridato Allahu Akbar (Dio è grande) durante l’attacco ed è stato arrestato sul posto», ha detto il Ministro Massard alla stampa.
L’uomo, che vive in Gabon da 19 anni, nelle sue prime dichiarazioni ha detto di aver agito come rappresaglia per gli attacchi degli Stati Uniti contro i musulmani e per il riconoscimento americano di Gerusalemme come capitale di Israele.
Le due vittime sono state trasportate in un ospedale della capitale Libreville. Uno di loro si trova in condizioni gravi, ha dichiarato alla AFP il portavoce del governo Alain-Claude Bilie di Nze.
Incitamento alla violenza in tutto il mondo
L’episodio di ieri in Gabon, si spera isolato, è il frutto del costante incitamento all’odio da parte degli imam i quali nei loro sermoni del venerdì, già solitamente intrisi di odio e violenza, hanno chiesto ai fedeli di manifestare in ogni modo contro la decisione del Presidente Trump su Gerusalemme capitale di Israele e stanno pompando sulla rabbia musulmana per questo “affronto”.