È un allarme serio e circostanziato quello lanciato dalla intelligente palestinese che denuncia la possibilità di violente rivolte in Cisgiordania alimentate da Hamas.

Mentre a Gaza i palestinesi si libererebbero più che volentieri del gruppo terrorista che li tiene in ostaggio e in povertà ormai da 12 anni, in Giudea e Samaria (Cisgiordania) Hamas guadagna consenso tra i giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni.

Il rapporto della intelligence palestinese mette in evidenza come i giovani arabi residenti in Giudea e Samaria non vedano alcuno sbocco politico alla loro situazione né vedano una possibilità per il loro futuro.

Stando al rapporto ad essere messa in discussione è la partnership tra l’Autorità Palestinese (AP) e Israele, una collaborazione che non avrebbe prodotto i risultati attesi.

Questa percezione, largamente diffusa tra i giovani palestinesi, li spinge letteralmente tra le braccia di Hamas che soffia abilmente sul fuoco.

Il rapporto della intelligence palestinese, basato su una serie di interviste ai giovani arabi residenti in Giudea e Samaria, evidenzia come sempre più ragazzi palestinesi si dicano tentati dal seguire le indicazioni di Hamas che chiede una ondata di violenza non solo contro Israele e i cittadini israeliani, ma anche contro la stessa Autorità Palestinese, rea di “collaborare con il nemico” senza tuttavia che vi siano vantaggi per i palestinesi.

Stando al rapporto i palestinesi vorrebbero organizzare in Giudea e Samaria quello che Hamas organizza settimanalmente a Gaza, cioè violente proteste lungo i confini con Israele.

Non solo, l’intelligence palestinese mette in guardia su una possibile esplosione di attentati condotti da “lupi solitari” contro cittadini israeliani. In particolare prevedono attacchi veicolari, accoltellamenti e persino attacchi con cinture esplosive.

Il rapporto della intelligence palestinese non viene sottovalutato dalla sua controparte israeliana. Lo Shin Bet negli ultimi giorni ha sensibilmente innalzato il livello di attenzione e ha potenziato le “antenne di ascolto”.

Negli ultimi giorni vi sono stati diversi attentati contro civili israeliani che fanno pensare che effettivamente l’allarme lanciato dalla intelligence palestinese sia reale e concreto.