La notte del 9 aprile caccia israeliani portarono un attacco alla base T4 vicino a Homs, in Siria, distruggendo quasi completamente alcune infrastrutture iraniane e una buon numero di droni provocando anche la morte di diversi militari iraniani. All’inizio si disse che la base T4 era quella da dove partivano i droni iraniani e che per questo era stata colpita. Ora si scopre che la verità non è proprio quella.

Nel mirino un sistema di difesa antiaerea

In realtà il vero obiettivo di quell’attacco era un sistema di difesa antiaereo che gli iraniani stavano trasportando dall’Iran alla Siria. Tale sistema, di produzione iraniana e denominato “Khordad”, è molto simile al sistema S-300 di fabbricazione russa e secondo l’intelligence israeliana poteva rappresentare un serio pericolo per l’aviazione di Gerusalemme.

Il Mossad era riuscito ad avere informazioni molto attendibili in merito al fatto che gli iraniani avevano intenzione di trasportare il sistema Khordad in Siria. Così attraverso diversi canali cominciò a monitorare accuratamente ogni base iraniana dotata di quel sistema nel tentativo di scoprire quando e come gli Ayatollah avrebbero trasportato il sistema Khordad in Siria.

La fortuna aiuta gli audaci e quando fu chiaro che da una base iraniana vicino a Teheran erano partiti i missili e le componenti del sistema Khordad con destinazione la Base T4 in Siria, partì l’ordine di attacco. I caccia israeliani colpirono proprio mentre da un aereo venivano scaricati i componenti (ancora imballati) del sistema antiaereo iraniano distruggendoli completamente.

Cosa è esattamente il sistema Khordad?

Il sistema Khordad è una delle quattro varianti del sistema di difesa aerea Raad. Sviluppato e prodotto dalle industrie militari del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica (IRGC) doveva essere il sostituto del sistema di fabbricazione russo S-300 e venne implementato nel 2014 quando sembrava che i russi non volessero consegnare gli S-300 agli Ayatollah. E’ equipaggiato con missili Taer-2B e un radar di tipo phased array molto efficace su obiettivi multipli.

Israele non è mai riuscito ad appurare se effettivamente il sistema Khordad sia efficace quanto gli S-300 russi. Stando alle affermazioni iraniane sarebbe però in grado di colpire con precisione obiettivi multipli a una distanza di 50 Km e fino ad una altezza di 25/27 Km. Una minaccia seria per i caccia israeliani che non poteva essere sottovalutata.

Intelligence sul terreno

In questo caso il Mossad ha rispolverato la vecchia e cara intelligence sul terreno. Riuscire a sapere quando il sistema Khordad sarebbe partito dall’Iran e dove sarebbe arrivato non è stato sicuramente semplice. Eppure l’intelligence israeliana è riuscita a sapere tutto con estrema precisione. Un altro capolavoro del Mossad dopo quello della sottrazione di migliaia di documenti del programma nucleare iraniano.