Le Guardie della Rivoluzione iraniane hanno lanciato almeno sei missili terra-terra su postazioni di ISIS in Siria come risposta all’attacco terroristico che le scorse settimane ha colpito Teheran, attacco poi rivendicato dallo Stato Islamico.
I missili, che hanno un raggio di azione di 700 Km, sono stati lanciati da postazioni mobili in Iran e la televisione iraniana ha dato ampio risalto all’evento diffondendo un video che mostra i missili partire verso i loro obiettivi.
Secondo un comunicato diffuso dalla TV iraniana, le Guardie della Rivoluzione iraniana hanno fatto sapere che tutti i missili hanno colpito il loro bersaglio provocando diverse vittime tra i miliziani di ISIS. Secondo il Generale Ramazan Sharif «l’attacco missilistico è stato un successo».
Il fatto non è di secondaria importanza. E’ la prima volta che l’Iran lancia missili direttamente dal suo territorio verso uno Stato terzo e agli osservatori non è sfuggito il messaggio lanciato dalla Guardie della Rivoluzione: possiamo colpire con precisione obiettivi in tutto il Medio Oriente.
E’ un innalzamento del livello dello scontro non solo in Siria ma in tutta la regione. Le Guardie della Rivoluzione iraniane sono già presenti in Siria da diverso tempo e partecipano direttamente alla guerra. Secondo diversi analisti le stesse batterie di missili usate ieri sarebbero nella disponibilità sia di Hezbollah che della Guardie della Rivoluzione stanziate in Siria nei pressi del confine con Israele.