ISIS sta progettando un attacco con armi chimiche negli USA e forse in Europa. E’ quanto emerge dalla Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera dove l’allarme è stato lanciato dal capo della intelligence americana, James Clapper.
Secondo Clapper ISIS ha già usato «diverse volte» armi chimiche in Siria e in Iraq e ora si appresta a portare un «attacco su larga scala» negli Stati Uniti usando proprio le armi chimiche che, secondo dati di intelligence, produrrebbe da solo e in larga scala. Stando alle fonti della CIA lo Stato Islamico sarebbe in possesso di una enorme quantità di gas Sarin o di un gas simile che avrebbe testato nel nord dell’Iraq. La notizia viene parzialmente confermata dalla BND tedesca che in Kurdistan ha raccolto le prove di diversi bombardamenti effettuati dal ISIS con l’uso di gas mostarda che non è certo il Sarin ma che dimostra come i terroristi islamici non si facciano scrupoli nell’usare armi chimiche.
James Clapper ha affermato davanti a una platea formata dai capi delle intelligence di tutto il mondo e da politici di alto livello che «gli Stati Uniti hanno prove certe che ISIS intende colpire il territorio americano con armi chimiche». Le dichiarazioni di Clapper seguono di un solo giorno quelle del Primo Ministro francese, Manuel Valls, che ha lanciato un allarme molto simile per quanto riguarda l’Europa.
ISIS in espansione in tutto il mondo
Dalla Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera emerge un quadro molto allarmante per quanto riguarda il rischio rappresentato dal ISIS a livello globale. James Clapper ha presentato un rapporto redatto dalla CIA secondo il quale al momento ci sono almeno sette Paesi che rischiano di crollare a causa della presenza di organizzazioni terroristiche islamiche che in vario modo sono ricollegabili al ISIS, mentre sono 59 i Paesi considerati a rischio. Robert Hannigan, capo della British GCHQ, ha fatto notare che i nuovi jihadisti sono in buona parte giovani cresciuti in occidente e che con la conoscenza e la formazione ricevuta da noi stanno trasformando lo Stato Islamico nella più avanzata organizzazione terroristica che il mondo abbia mai visto. «ISIS sta imparando dai propri errori» ha detto Hannigan aggiungendo che gli operativi ISIS non usano internet solo per il reclutamento e la propaganda ma che usano la rete anche per devastanti attacchi informatici. «Lo Stato Islamico è in continua e costante evoluzione» ha concluso Robert Hannigan aggiungendo che la GCHO ha le prove che gli jihadisti stanno cercando di mettere le mani su avanzati software di crittografia avanzata al fine di evitare che le agenzie di intelligence li possano spiare.
Insomma, non siamo di fronte a un gruppo terrorista solo barbaro e medioevale ma ci troviamo di fronte a un sistema che si sta velocemente evolvendo in una terribile macchina del terrore che provoca fortissima preoccupazione in tutte le maggiori intelligence occidentali.
Scritto da Antonio M. Suarez
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