ISIS si sta infiltrando piuttosto rapidamente tra i giovani palestinesi di Giudea e Samaria e della Striscia di Gaza. E’ quanto emerge da una indagine congiunta israelo-palestinese che due settimane fa (anche se si è saputo solo oggi) ha portato all’arresto di una giovane insegnante palestinese in procinto di compiere un attentato suicida contro cittadini israeliani.
La giovane insegnante si chiama Ala Bashir, ha 23 anni ed è originaria di un villaggio vicino a Kalkilya, in Giudea e Samaria.
Secondo le indagini sarebbe stata contattata attraverso Telegram da agenti di ISIS che si trovano attualmente nella Striscia di Gaza e sarebbe stata convinta a compiere un attentato suicida contro cittadini israeliani.
Le forze di sicurezza della Autorità Palestinese (AP) in coordinamento con lo Shin Bet hanno arrestato la giovane palestinese due settimane fa quando sembrava essere pronta ad agire.
Erano mesi che lo Shin Bet monitorava la giovane insegnante palestinese. Dopo un primo contatto con agenti di ISIS nella Striscia di Gaza, Ala Bashir era entrata in contatto con agenti di ISIS in Siria che le avevano inviato via internet le istruzioni per costruire un giubbotto esplosivo che poi avrebbe dovuto usare nell’attentato.
La ragazza non era sconosciuta allo Shin Bet. Qualche tempo fa aveva sostenuto apertamente Al Qaeda e ISIS mostrando apprezzamento per gli attentati svolti dalle due organizzazioni e per questo era finita sotto l’occhio vigile dei servizi di sicurezza interna israeliani che prontamente avevano passato le informazioni alla polizia della Autorità Palestinese. Quando è stato chiaro che stava per agire la polizia palestinese ha provveduto al suo arresto.
Tra le altre cose durante le indagini è emerso che la giovane insegnante palestinese aveva uno stretto rapporto di parentele con un alto ufficiale della inteligence palestinese, un fatto questo che non ha mancato di creare imbarazzo tra le forze di sicurezza della AP.
Un problema molto serio
Quello dell’arruolamento di giovani palestinesi da parte di ISIS comincia ad essere un problema molto serio che fino ad oggi è stato forse sottovalutato.
Secondo una fonte dello Shin Bet sarebbero decine i giovani palestinesi residenti in Giudea e Samaria attualmente monitorati in quanto sospettati di avere contatti con agenti dello Stato Islamico. Solo nell’ultimo anno le forze di polizia palestinesi hanno arrestato decine di giovani in procinto di compiere attentati contro obiettivi israeliani per conto di ISIS.
Se da un lato la collaborazione tra lo Shin Bet e le forze di sicurezza palestinesi continua in maniera proficua nonostante gli attriti tra Israele e Autorità Palestinese, dall’altro il problema dei giovani palestinesi che apprezzano le sirene di ISIS è sempre più evidente e preoccupa non poco sia gli israeliani che l’Autorità Palestinese.