Non paghi di aver messo sottosopra mezzo mondo a causa di un ridicolo filmetto su Maometto, gli islamici sono all’attacco delle altre religioni praticamente a 360°. Dall’Africa all’Asia passando per il Medio Oriente, i fedeli non islamici sono sotto il tiro degli integralisti, ammesso che questo termine distintivo sia ancora attuale quando si parla di Islam.
L’ultimo atto di un attacco pressoché globale è avvenuto in Bangladesh dove gli islamici hanno dato alle fiamme 22 templi buddisti e distrutto un numero imprecisato di statue sacre ai fedeli buddisti. Lo riferisce questa mattina l’agenzia Asianews. Questa volta a scatenare le ire islamiche è stata una foto apparsa su Facebook, giudicata “offensiva” contro l’islam. Ne è seguita una vera e propria “spedizione punitiva”.
Ieri è stata la volta del Kenya ad essere colpito. Terroristi islamici, probabilmente legati agli Al Shabaab somali, hanno lanciato una bomba a mano dentro un edificio adibito al catechismo dei bambaini, due piccoli sono morti e molti altri sono rimasti feriti. Gli islamici non guardano in faccia nessuno, neppure i bambini.
Dell’esodo dei copti dall’Egitto ne abbiamo parlato ieri, mentre in diverse occasioni abbiamo affrontato il problema della Nigeria, del Niger, del Ciad, del Mali. Senza poi parlare di quello che sta avvenendo in Pakistan e in Afghanistan.
Insomma, siamo di fronte a una offensiva islamica di tipo globale e ancora in Europa, prossimo obbiettivo e già in parte coinvolta in questo attacco, c’è qualcuno che parla di “integrazione” e di “coabitazione pacifica”. Forse a questi signori non è ancora ben chiaro che agli islamici, a tutti gli islamici, non interessa niente integrarsi con l’occidente e tantomeno sono interessati alla coabitazione pacifica con le altre religioni. Quando apriranno gli occhi?
Carlotta Visentin