Sono decine gli arabi arrestati con l’accusa di aver appiccato le centinaia di incendi che da diversi giorni devastano Israele. Secondo l’ultimo rapporto diffuso sabato sera solo nelle ultime ore la polizia israeliana e lo Shin Bet hanno arrestato almeno 30 terroristi arabi colti mentre cercavano di appiccare incendi nei pressi di città e villaggi israeliani.
Il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha detto che chi verrà colto ad appiccare gli incendi verrà considerato alla stregua di un terrorista per cui le loro case verranno abbattute. «C’è un prezzo da pagare per i crimini commessi» ha detto Netanyahu venerdì sera alla TV «c’è un prezzo da pagare per gli incendi dolosi e per il terrorismo» ha aggiunto prima di dire di ritenere che molti degli incendi dolosi siano un vero e proprio atto di terrorismo pianificato.
E proprio su questa strada si sta muovendo lo Shin Bet che anche nella notte appena trascorsa ha condotto diverse operazioni di prevenzione in Giudea e Samaria dove sono stati arrestati una decina di arabi trovati in possesso di materiale utile ad appiccare incendi tra cui bombolette di gas, liquido infiammabile e inneschi già pronti.
Redazione