Israele avvisò il Belgio su importanti carenze di sicurezza nell’aeroporto di Bruxelles. Lo si apprende da fonti israeliane le quali precisano che diverse squadre israeliane incaricate di verificare la sicurezza degli scali aerei che operano su Tel Aviv avevano segnalato “significative carenze” presso l’aeroporto di Zaventem.

Non è chiaro quali carenze abbiano trovato i funzionari israeliani presso l’aeroporto di Bruxelles, anche perché gli standard di sicurezza israeliani sono per ovvie ragioni molto rigidi e in molti casi sono gli israeliani stessi a sopperire alle carenze di sicurezza altrui con controlli potenziati in maniera indipendente sui voli diretti a Tel Aviv. Ieri sera anche Canale 2 ha riportato la notizia senza però specificare quali misure di sicurezza fossero carenti a Bruxelles, probabilmente anche perché non è il caso di rendere note le specifiche di queste informative.

La notizia è arrivata nel bel mezzo di una polemica innescata dalle parole del Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, il quale ha reso noto che uno degli attentatori di Bruxelles, Ibrahim El Bakraoui, era stato arrestato dalla Turchia per poi essere deportato in Belgio dove le autorità lo hanno rilasciato.

Altre polemiche sono state innescate dalle parole di critica espresse in merito alla sicurezza a Bruxelles dal ministro dei trasporti israeliano, Yisrael Katz, il quale avrebbe affermato che il Belgio pagava la sua compiacenza verso il terrorismo islamico e che «i belgi sono troppo impegnati a mangiare cioccolata e a godersi la vita per identificare correttamente il terrore come islamico».

Intanto fonti di stampa riferiscono che lo Stato Islamico avrebbe addestrato almeno 400 terroristi per colpire in Europa con attentati sullo stile di quelli che hanno colpito Parigi e Bruxelles. Gli obiettivi sarebbero diverse capitali europee tra quali anche Roma e Londra. Oggi i Ministri dell’Interno e della Giustizia dei Paesi EU si riuniranno a Bruxelles per decidere una risposta coordinata alla crescente minaccia terroristica di matrice islamica in Europa.

Redazione