Tre terroristi islamici francesi, tra i quali il fratello del boia di Tolosa Mohamed Merah, hanno fatto perdere le loro tracce per quella che sembra essere una ridicola incomprensione tra la Turchia e la Francia.
I tre jihadisti francesi, tra i quali c’era anche Abdelhoued Bagadhali, fratellastro di Mohamed Merah, il magrebino che nel 2012 compì la strage alla scuola ebraica di Tolosa, erano stati fermati in Turchia mentre di ritorno dalla Siria si accingevano a prendere un volo per la Francia. Secondo i servizi segreti francesi sarebbero stati in Siria dove hanno combattuto per lo Stato Islamico e dove hanno ricevuto addestramento militare. Il loro ritorno in Francia sarebbe stato legato ad attività terroristiche. Per questo la Francia aveva chiesto alla Turchia di fermarli e successivamente di estradarli. Sarebbero dovuti arrivare all’aeroporto di Parigi Orly dove ad attenderli c’erano gli uomini dell’antiterrorismo francese. Solo che a Parigi Orly non sono mai arrivati perché dalla Turchia li avevano imbarcati senza alcun accorgimento di sicurezza e senza avvisare nessuno su un volo per Marsiglia dove sono tranquillamente scesi dall’aereo facendo perdere le loro tracce.
All’antiterrorismo francese sono furiosi, sostengono che la Turchia ha deliberatamente fatto in modo che i tre facessero perdere le loro tracce. Da Ankara rispondono che la Francia non aveva chiesto formalmente la loro estradizione e che quindi la Turchia non aveva alcuno obbligo di imbarcarli su un determinato volo, per cui è stata scelta la strada della espulsione. Quindi i tre jihadisti francesi sono stati imbarcati sul primo volo disponibile, quello appunto per Marsiglia.
Ora dei tre si sono perse le tracce. L’avvocato Christian Etelin, che rappresenta Abdelhoued Bagadhali e che a suo tempo aveva rappresentato anche Mohamed Merah, sostiene di non capire per cosa i tre sarebbero ricercati. La Francia non ha mai chiesto formalmente la loro estradizione alla Turchia tanto che i tre si sarebbero tranquillamente imbarcati con i loro passaporti e altrettanto tranquillamente sarebbero scesi a Marsiglia. Contro di loro non ci sono accuse specifiche. L’avvocato Pierre Dunac, che rappresenta Imad Djebali, uno dei tre ricercarti, ha detto a France 24 che non c’è alcuna accusa contro i tre e che quindi tecnicamente sono liberi e non ricercati.
C’è una grossa confusione e di certo i servizi francesi non ci stanno facendo una bella figura. Anche la legislazione francese non aiuta. Al momento c’è allo studio una legge che permetta di fermare i sospetti appartenenti allo Stato Islamico sia quando partono che quando tornano dai teatri di guerra, ma di fatto non è ancora operativa o presenta diverse lacune.
Da questa vicenda emerge oltretutto un altro fatto inquietante sempre legato alla famiglia di Mohamed Merah e che riguarda la sorella, Souad Merah. La giovane francese di origine marocchina ha lasciato la Francia imbarcandosi prima per Barcellona, da li ha preso un volo per Istanbul da dove è poi volata nella città turca di Gaziantep , al confine con la Siria, prima di far perdere le proprie tracce. Secondo i servizi francesi sarebbe in Siria dove sembra stia combattendo nelle fila dello Stato Islamico.
Il ministero degli Interni francesi stima che attualmente siano 930 i cittadini francesi nelle fila dello Stato Islamico, ISIS, e che molti di loro potrebbero rientrare tranquillamente in Francia per compiere attentati in Europa. Tra di loro ci sarebbero anche molte ragazze.
[glyphicon type=”user”] Scritto da Carlotta Visentin
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