La Pallin come Libero: quanto sono pericolose le liste di proscrizione?

10 Gennaio 2011

Cosa unisce Sarah Pallin a Libero, a parte l’estremismo? Semplice, le liste di proscrizione, quelli liste di nemici da colpire con ogni mezzo diffuse a mezzo stampa e su internet che possono condizionare i deboli di mente e portarli ad atti estremi come quello accaduto alla deputata democratica Gabrielle Gifford.

Fu proprio Sarah Pallin a diffondere una vera e propria lista di prescrizione contenti tutti i dati dei nemici della “Nazione Americana”, quelli cioè che in qualche modo cercavano di migliorare in senso democratico la condizione degli americani, oppure quelli che avevano idee liberali del tipo “protezione del diritto all’aborto”, “leggi sul testamento biologico”, “difesa degli omosessuali” e altro. Gabrielle Gifford era una di queste ed era al numero tre della lista della Pallin.

La stessa cosa fece Libero quando pubblicò foto e dati dei deputati di Futuro e Libertà indicandoli come traditori e quindi “nemici del Paese” che per Libero significa nemici del padrone. Anche in quel caso si trattò di una vera e propria lista di proscrizione e solo per fortuna (almeno fino ad oggi) non è successo qualcosa di grave come quello che è accaduto alla Gifford.

Però quanto accaduto alla deputata democratica deve fare riflettere attentamente sul potere che può avere la stampa sulle menti deboli. Lo so, Libero non può essere considerato alla stregua di un giornale, ma ha comunque il suo bacini di utenza, formato oltretutto dai pasdaran del cavaliere, gente che non ci pensa due volte a fare una follia nel nome del padrone.

La situazione poi è molto simile. I deputati di Futuro e Libertà sono considerati, come la Gifford, vicini ad idee “rivoluzionarie” per i pasdaran del cavaliere. Sono laici e tanto basta per additarli come eretici. Sono per il testamento biologico, per proteggere da infiltrazioni la legge sull’aborto, per il riconoscimento delle coppie di fatto ecc. ecc. tutte cose lontanissime dai dettami del Vaticano che guida la politica di Berlusconi, sebbene a lui perdoni tutti i peccati (potenza del pentimento e della confessione, ma anche di cospicui affari e interessi).

E allora sarebbe il caso di riflettere su quanto siano pericolose queste vere e proprie liste di prescrizione affinché non avvenga quanto successo in America con Gabrielle Gifford, perché poi i tardivi ripensamenti e pentimenti non servono proprio a niente. Per fortuna fino ad oggi non è ancora successo niente ma è credibile che i pasdaran del cavaliere abbiano quella lista (con tanto di foto) sempre con loro, non sia mai che non capiti l’occasione buona per colpire.

Carlotta Visentin

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