Il mondo ebraico si dimostra essere avanti anni luce in termini di democrazia e di Diritti rispetto al resto del quadro religioso. La Anti-Defamation League (ADL) è scesa in campo pesantemente a favore dei matrimoni tra persone dello stesso sesso e lo ha fatto raccogliendo intorno a se una vastissima coalizione di sigle che comprendono anche gruppi giudicati ortodossi.
Tra le sigle ebraiche che hanno aderito alla coalizione ci sono: Central Conference of American Rabbis (Conferenza centrale dei rabbini americani), the Women of Reform Judaism (donne per la riforma dei giudaismo), Hadassah – The Women’s Zionist Organization of America (organizzazione delle donne sioniste d’America), Truah: Rabbis for Human Rights (Rabbini per i Diritti Umani)– North America and the Women’s League for Conservative Judaism. Tra i gruppi non ebraici si segnalano Sikh American Legal Defense and Education Fund e l’Hindu American Foundation.
L’ADL ha presentato un ricorso presso la Corte Suprema americana dove si contesta la costituzionalità della California bill Proposition 8, una legge che riconosce il matrimonio solo tra persone di sesso diverso. In particolare viene contestata la sezione 3 denominata “Defense of Marriage Act”. La ADL pone l’accento sul fatto che le opinioni religiose sul matrimonio non possono e non devono interferire con il concetto di matrimonio civile e che quindi devono essere tenute separate.
Il mondo religioso ebraico, a differenza di tutti gli altri, è molto attivo sul riconoscimento del matrimonio anche tra persone dello stesso sesso. Poco tempo fa i rabbini conservatori hanno emesso un documento nel quale riconoscevano i matrimoni gay. Ampie aperture sono arrivate anche dai rabbini più ortodossi in Israele. Una ulteriore conferma che le religioni hanno un senso se si evolvono con il Diritto e con i cambiamenti che proprio il Diritto apporta nella nostra vita di tutti i giorni.
Paola P.
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