La morte di Vittorio Arrigoni ha un colpevole, anzi due. Dopo mesi e mesi di omertoso silenzio un tribunale di Hamas ha condannato all’ergastolo due salafiti poco più che ventenni, Mahmud al-Salfiti e Tamer al-Hassasna, giudicati colpevoli per l’omicidio di Arrigoni.
Soddisfazione tra i pacivendoli che in tutti questi mesi si sono ben guardati dall’accusare i veri responsabili di questo omicidio, cioè Hamas. No perché, a meno che qualcuno non pensi che a Gaza si possa fare qualcosa del genere senza l’approvazione del gruppo terrorista palestinese, i colpevoli sono da ricercarsi proprio tra i barbuti di Hamas.
D’altra parte, proprio pochi giorni prima del suo brutale omicidio, Vittorio Arrigoni aveva preso le difese di un gruppo di giovani di Gaza, il gruppo GYBO (Gaza Youth Breaks Out) e pur rimanendo come sempre fortemente critico verso Israele aveva per la prima volta attaccato Hamas (vaffanculo Hamas aveva scritto in un articolo) accusando i barbuti di violenze e violazioni dei Diritti Umani.
Eppure, nonostante queste evidenze, i pacivendoli si sono sempre guardati bene dall’accusare Hamas, anzi, la stessa madre di Arrigoni ha trovato il modo di inculcare in poveri bambini dei concetti completamente fuorvianti sull’omicidio del figlio (qui i link).
Adesso assisteremo al solito indegno show nel quale di esalterà la giustizia giusta di Hamas dimenticando che Vittorio Arrigoni in fondo è stato ammazzato proprio da quelli che era andato a difendere e tutto solo perché, per una volta, aveva osato alzare la voce.
Sarah F.