Quello che sta avvenendo intorno all’assassinio dei sei ostaggi da parte di Hamas ha davvero dell’incredibile. A partire da Biden alla Harris passando per migliaia di manifestanti nonché pseudo giornalisti “esperti” sui social, attribuiscono al Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, la colpa di quelle morti.
A Netanyahu viene rimproverato di non essersi arreso ad Hamas. Si, è esattamente quello di cui è accusato il Premier israeliano. Per Biden, Harris e contestatori vari, Israele doveva deporre le armi e permettere ad Hamas di rientrare in pompa magna nella Striscia di Gaza. Così, come se niente fosse.
Nessuno dei tanti che contestano Netanyahu ha il coraggio di affermare che su Rafah aveva ragione. Nessuno dirà che se a suo tempo fosse stato permesso a Netanyahu di entrare a Rafah a quest’ora probabilmente il conflitto sarebbe finito.
Invece lo hanno bloccato, lo hanno minacciato, gli hanno fermato o rallentato la fornitura di armi per costringerlo a non attaccare quello che palesemente era la base di Hamas. Anzi, se c’è una cosa di cui rimproverare il Premier israeliano, è quella di non aver attaccato sin da subito la roccaforte dei terroristi.
Dicevano che non poteva garantire la sicurezza di centinaia di migliaia di civili, invece l’IDF ha spostato un milione di civili in due settimane e ha smantellato la Brigata Rafah di Hamas. I gruppi umanitari dicevano che sarebbe stata una strage, invece non c’è stata nessuna strage. L’IDF ha scoperto decine di tunnel che portavano in Egitto.
Già l’Egitto, il “negoziatore imparziale” che come Hamas non vuole la presenza israeliana nel Corridoio Filadelfia, quel corridoio da dove sono passati indisturbati milioni di metri cubi di cemento, migliaia di missili, polvere da sparo, armi di ogni tipo.
Il Cairo voleva rivedere il trattato di pace con Israele se l’IDF attaccava Rafah. Forse sarebbe il caso che sia Gerusalemme a rivedere il trattato di pace con l’Egitto visto che è palese la sua connivenza con Hamas. Forse sarebbe il caso che Israele revochi all’Egitto il permesso di entrare con mezzi pesanti nella Penisola del Sinai e che addirittura sia di nuovo Israele a controllare quel territorio, visto che l’Egitto non ci riesce.
Come sarebbe il caso che Joe Biden e Kamala Harris chiedano scusa a Netanyahu e ai genitori degli ostaggi per non aver permesso a Israele di fare il suo lavoro quando era il momento e per le frasi del tutto fuori luogo pronunciate ieri, perché è stato Hamas e non Netanyahu a uccidere gli ostaggi e lo ha fatto a Rafah, cioè proprio dove l’Amministrazione americana non voleva che Israele andasse.