Aerei israeliani hanno bombardato diversi obiettivi di Hamas a Gaza dopo che un missile era stato lanciato dalla Striscia verso il sud di Israele.
L’allarme rosso è suonato ieri sera alle 23:17 nei Consigli regionali di Eshkol e Merhavim costringendo la popolazione ad andare nei rifugi. Subito dopo si sono sentite diverse esplosioni. Secondo fonti del IDF sarebbe stato messo in funzione il sistema di difesa Iron Dome, ma il missile lanciato da Gaza sarebbe stato mancato ed è esploso in una zona aperta nella parte orientale del consiglio regionale di Eshkol.
Subito dopo sono partiti i raid aerei contro obiettivi terroristici di Hamas. Secondo il portavoce del IDF i caccia israeliani hanno colpito obiettivi di Hamas nel nord della Striscia e nel sud vicino alle città di Khan Younis e Rafah per un totale di otto obiettivi tra i quali basi di addestramento dei terroristi palestinesi e un impianto di produzione di armi.
Sempre secondo l’IDF, Hamas avrebbe lanciato il missile dopo che ieri un drone israeliano aveva colpito alcuni punti da dove venivano lanciati palloni incendiari verso il sud di Israele, una pratica questa diventata ormai insostenibile visto i danni che stanno facendo all’agricoltura e all’ambiente.
Le domande su Iron Dome
Parlando in forma anonima con un ufficiale del IDF abbiamo chiesto come mai Iron Dome avesse mancato il bersaglio dopo che lo scorso 17 ottobre il sistema non era nemmeno entrato in azione quando un altro missile lanciato da Gaza aveva colpito una abitazione a Be’er Sheva. L’ufficiale non ha saputo darci una risposta anche se ha ammesso che i tecnici stanno indagando su questi due preoccupanti malfunzionamenti.