In questa organizzazione ci sono persone di ogni idea politica e francamente non ce la sentiamo di commentare il videomessaggio trasmesso ieri da Berlusconi, anche perché dovremmo esporre i punti di vista di tutti. L’unica cosa che, a livello di politica italiana, abbiamo in comune è la ferma convinzione che il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo sia un serio pericolo per la democrazia e per questo vada contrastato con i mezzi che proprio la democrazia ci mette a disposizione.
Uno dei punti su cui tutti concordiamo è quello sul fatto che l’ascesa di Grillo e del suo Movimento è figlia di una politica malsana, corrotta e che nel corso degli anni non solo non ha risolto gli imponenti problemi del Paese ma che li abbia addirittura peggiorati.
Non staremo qui a distribuire colpe, ce ne sono per tutti, da Prodi a Berlusconi, dalla destra alla sinistra passando per il centro e per Monti. Quello che ci interessa è promuovere un radicale cambiamento della politica italiana. Francamente non ne possiamo più di vedere le stesse facce, di sentire le stesse cose, le stesse false promesse e le stesse assurde politiche. Al Paese serve una scossa, una ventata di nuove idee, nuove politiche e, soprattutto, nuovi politici.
Grillo, nella sua ascesa, ha saputo sfruttare questa manifesta necessità del Paese. Lo ha fatto senza proporre buone idee o una politica degna di questo nome. Ha semplicemente sfruttato la stanchezza del Paese e degli elettori per questi politici. Qualche buona idea ce l’ha pure, qualche volta coglie nel segno, ma non ha le ricette. Gli mancano le risposte o le ha sbagliate. E se la qualità della nuova politica sono i vari Di Stefano o Bernini allora meglio tenersi i vecchi e corrotti politicanti. E poi il suo è tutto fuorché un movimento democratico. Critica Berlusconi per aver costruito un partito “padronale” ma poi ha fatto la stessa cosa.
Ma quello che ci spaventa più di tutto nel Movimento 5 Stelle e in Beppe Grillo non è tanto la mancanza di una idea politica, quanto la certezza che alla sua base ci sia una politica autoritaria che spazia dall’estremismo rosso a quello nero passando per il populismo più bieco. Qualcosa che riporta alla mente i più orribili ricordi del passato.
Ma siamo anche consapevoli che se la politica italiana non riuscirà ad uscire da questo infinito tornello, non uscirà dalle sue contraddizioni e non riuscirà ad affrontare seriamente i problemi del Paese, il risultato finale sarà quello di consegnare l’Italia a Beppe Grillo. E non ci si può più dormire sopra, a partire dal fare una legge elettorale degna di questo nome che restituisca la scelta al popolo. Poi vediamo quanti di questi politici avranno il voto degli italiani.
Concludendo, l’obbiettivo deve essere quello di non consegnare l’Italia a Grillo e ai suoi pasdaran e per farlo serve una buona politica e buoni politici, non politicanti. Poi, purché si rispettino queste poche regole, chiunque ci governerà sarà il benvenuto.
Bianca B.