Primarie PD: perché Renzi non può vincere

27 Novembre 2012

Il risultato ottenuto da Matteo Renzi nella prima tornata delle primarie del Partito Democratico è già una vittoria notevole che scardina dalla base la nomenclatura comunista che da anni comanda la sinistra. Ma oltre a questo il sindaco di Firenze non può andare.

Il perché è presto detto: non ha l’appoggio politico per poterlo fare e la macchina del soviet supremo del PD è uno schiacciasassi impressionante di fronte al quale è quasi impossibile resistere. Renzi ha tutti contro all’interno del PD, a partire dal potentissimo D’Alema che non ci sta a lasciare dopo tanti anni di dominio indisturbato condito da diktat e da arroganti prese di posizione che più di una volta hanno portato il centro-sinistra sull’orlo del dissolvimento.

E poi Renzi non ha con se la vecchia base del partito, tutti quei comunisti vecchio stampo che non vogliono cambiare innovandosi e lasciare così spazio ai giovani (a meno che non provengano dalla scuola cremliniana del vecchio PCI). Mi ha fatto ridere ieri mattina sentire uno di questi vecchi comunisti affermare nella trasmissione “Caterpillar” che lui detesta Renzi perché “è arrogante”. Personalmente non credo che ci sia nessuno più arrogante di D’Alema e se tanto mi da tanto non è un azzardo pensare che quel vecchietto sia stato proprio un dalemiano che con il suo voto ha contribuito a mantenere in piedi il vecchio soviet del PD.

Per tornare alla vecchia ma potente macchina sovietica a disposizione della vecchia nomenclatura del PD, va detto poi che Renzi ha contro praticamente tutti i media controllati dal soviet. Dai giornali più o meno schierati alle TV colorate di rosso (RAI3 e RAI NEWS 24 in primis) che, anche se con molto garbo (io la chiamo furbizia) appoggiano apertamente Bersani anche perché a mettere in quei posti quei giornalisti sono stati proprio quelli che Renzi vorrebbe fuori.

Ora, come può fare il povero e coraggioso Matteo Renzi a sconfiggere una siffatta macchina da guerra? Chiaramente non può. E se a questo aggiungiamo le recenti dichiarazioni di stima di Berlusconi che per un candidato del centro-sinistra sono una condanna a morte, il gioco è praticamente fatto.

In compenso la nomenclatura del PD non potrà certamente far finta di non vedere la larghissima schiera di suoi elettori che seguono Matteo Renzi e che lo apprezzano, il che vuol dire che non potrà non prendere in considerazione un salutare ripulisti. E’ una speranza magari campata in aria, ma volenti o nolenti la rottamazione è già iniziata.

Bianca B.

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