In questi giorni tiene banco sulla stampa sensazionalistica di tutto il mondo l’omicidio di un terrorista arabo da parte di un soldato israeliano. In un video diffuso da B’Tselem si vede il militare israeliano sparare a un terrorista arabo ferito il quale aveva appena accoltellato un militare israeliano.
Prima di proseguire nella disanima cerchiamo però di essere chiari nei termini:
- terrorista arabo che aveva accoltellato a sangue freddo un militare israeliano
- militare israeliano che spara a un terrorista arabo
Dobbiamo fare molta attenzione prima di gridare alla nostra indignazione sul gravissimo atto commesso dal militare israeliano, che per la cronaca è stato arrestato, perché se è giusto indignarsi per l’atto commesso dal soldato del IDF è altrettanto giusto indignarsi per gli atti di terrorismo computi dagli arabi nei confronti di inermi cittadini israeliani negli ultimi mesi, una indignazione che invece non c’è ma i stata, anzi, si è assistito a una vera e propria corsa alla glorificazione dei cosiddetti “martiri”, a una schifosa giustificazione di questi atti di terrorismo e, infine, a una strumentalizzazione massiccia da parte dei media occidentali che mettono sempre in secondo piano gli atti di terrorismo compiuti dagli arabi mentre esaltano la reazione israeliana trasformando sistematicamente le vittime in carnefici.
Per essere chiari fino in fondo, quello commesso dal militare israeliano è un assassinio di un terrorista a sangue freddo, non ci sono giustificazioni a tutto questo, ma proprio questo assassinio ci mostra in maniera indelebile la profonda differenza che c’è tra israeliani e arabi, tra la democrazia israeliana e il terrorismo arabo. Gli israeliani gli assassini li incarcerano, gli arabi gli assassini e i terroristi li glorificano, li considerano eroi, danno soldi (nostri) alle famiglie dei “martiri”, gli dedicano piazze e monumenti.
Negli ultimi mesi gli arabi hanno ucciso a sangue freddo decine di israeliani e ne hanno feriti a centinaia, ma nessuno si è mai indignato per questi che sono a tutti gli effetti assassini a sangue freddo. Lo stesso terrorista arabo ucciso dal militare israeliano era un assassino a sangue freddo mica un eroe. Eppure questo “dettaglio” viene accuratamente omesso dai cosiddetti “media”. E non è tutto, proviamo a immaginare cosa sarebbe successo a parti invertite, se cioè un terrorista arabo avesse sparato a sangue freddo a un militare israeliano o, come è già successo, avesse massacrato una intera famiglia israeliana. Pensate che i media avrebbero dato risalto alla notizia? Pensate che i vertici arabi avrebbero arrestato il terrorista? Nemmeno per idea.
La vergogna di Bruxelles
C’è un altro fatto, che naturalmente i media di sono ben guardati dal riportare, che dimostra la differenza che c’è tra israeliani e arabi, una fotografia ripresa nel memoriale per le vittime degli attentati di Bruxelles nel quale si vedono due uomini con una bandiera palestinese calpestare una bandiera israeliana. Non possiamo confermare l’autenticità di quella immagine (che trovate sotto) cioè se effettivamente è stata scattata nel memoriale delle vittime di Bruxelles, ma in ogni caso è una immagine emblematica (e rivoltante) di come gli arabi strumentalizzano senza vergogna a loro favore qualsiasi evento, anche i più luttuosi e sanguinari. Un vero schifo.
Scritto da Aaron T.