Sette missili Qassam sono stati lanciati ieri da Gaza verso il sud di Israele. Per fortuna non si hanno notizie di morti o feriti ma solo di alcune persone sotto shock per le fortissime esplosioni. I terroristi hanno approfittato della tempesta che ha oscurato i sistemi di rilevamento per lanciare i missili.

Immediatamente in tutta la zona è stato decretato il massimo grado di allerta e sono al vaglio sia contromisure che azioni preventive atte a scongiurare nuovi lanci di missili.

Proprio l’altro ieri il comandante dell’IDF, Gen. Benny Gantz, aveva detto che in Libano e a Gaza c’è la più alta concentrazione di missili del Medio Oriente e che tutti puntano su Israele. Gantz ha anche detto che buona parte di questi sistemi sono gestiti dall’Iran e che si teme che alcuni sistemi missilistici di fabbricazione russa possano essere trasferiti dalla Siria in Libano e nella Striscia di Gaza. Per questo ha invitato UNIFIL ad alzare la guardia oppure a lasciare fare ai sistemi di controllo israeliani. Sul pericolo che armi altamente letali arrivino a Gaza, il comandante dell’IDF ha detto che “il rischio è reale in particolare per quanto riguarda alcune armi chimiche provenienti dalla Libia e di cui la NATO ha perso ogni traccia”.

Il timore è che il lancio multiplo di missili avvenuto ieri sia in effetti un test prima di usare ordigni ben più potenti e letali.

Secondo Protocollo Israel