Sbatti il “frocio” in prima pagina: il ciarpame de Il Giornale non ha limiti

14 Febbraio 2011

Signori e signore, oggi Il Giornale ha toccato il limite più basso del ciarpame mai raggiunto nella pur lunga miserevole storia di questo quotidiano fondato da Indro Montanelli che, come minimo, si starà rivoltando nella tomba nel vedere com’è ridotta la sua creatura. La pubblicazione in prima pagina delle foto (datate) di Nichi Vendola nudo sono l’esempio emblematico di come funziona la macchina del fango del Premier.

I fatti: oggi Il Giornale pubblica in prima pagina le foto datate di un giovanissimo Nichi Vendola che insieme ad altri due amici passeggia in una spiaggia per nudisti. La fotografia fa riferimento al campo nudista di Capo Rizzuto e risale al 1979. Il Giornale titola l’articolo con un eloquente: “Ecco la doppia morale di Nichi Vendola Fa il moralista ma sfilava nudo contro al Dc”. Mai era stato toccato un punto così basso nemmeno nel “non giornalismo” de Il Giornale.

A cosa mira l’articolo? Semplice, a gettare fango su uno degli oppositori del premier, per altro dichiaratamente e orgogliosamente omosessuale. Non c’è niente di scandaloso in quella fotografia se non una violenta violazione della privacy di Nichi Vendola e degli altri suoi due amici. Il messaggio che Il Giornale vuol far passare è questo: Vendola fa il moralista ma è un frocio e quindi non ha alcun diritto di criticare Berlusconi per le sue festicciole.

Oggettivamente, lo devo ammettere, mi trovo a criticare un articolo che non ho nemmeno letto perché avere conati di vomito la mattina presto fa male. Forse lo leggerò in serata (è comunque online per chi avesse lo stomaco di leggerlo). Ma, signori, l’Italia deve rendersi conto di chi è l’uomo che ci governa e di che potere abbia sulle menti deboli che oggi discuteranno animatamente nei bar e nei club esclusi su come la “sinistra bacchettona” non abbia il diritto di criticare il puttanaio del premier, stando però ben attenti a non evidenziare le differenze che un qualsiasi cittadino dotato di normale intelletto vedrebbe, cioè che mentre Vendola è una persona consapevole della sua condizione sessuale e non commette reati di sorta, il Premier la morale non c’è l’ha e commette reati pur di sanare quella che Veronica Lario definiva “una malattia”.

E’ un peccato vedere come la creatura di Indro Montanelli, uno dei più grandi giornalisti della storia italiana (si può amare od odiare ma non si può mettere  in dubbio la sua caratura) sia finita così in basso, asservita esclusivamente ai voleri del padrone e lontanissima da produrre una sola, vera, voce che rimandi in qualche modo al giornalismo. Un ciarpame senza fine.

Bianca B.

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