Nei giorni scorsi è esploso il caso delle molestie sessuali da parte di operatori di ONU e ONG nei teatri di guerra come la Siria, o in teatri sconvolti da gravi calamità come Haiti. Ma è uno scoppio decisamente ridardato.
Già nel 2015 un rapporto del Office of Internal Oversight Services (OIOS), rivelato in quell’occasione dalla AFP, denunciava come gli operatori delle Nazioni Unite e i caschi blu chiedessero prestazioni sessuali in cambio di cibo.
Prima ancora (nel 2013) c’era stato un rapporto sulle violenze dei caschi blu in Repubblica Democratica del Congo. E in pochi ricordano il caso di diversi caschi blu indiani (sempre in Congo) accusati di stupro e prontamente “messi al sicuro” proprio dalle Nazioni Unite che non li hanno nemmeno richiamati, figuriamoci processarli.
Altri casi erano stati segnalati in Darfur, Sud Sudan, Somalia, Afghanistan e in altri teatri di guerra o sconvolti da gravi calamità.
Non è quindi una novità e sinceramente stupisce che tutto questo venga fuori solo ora dopo che da anni gli stessi funzionari delle Nazioni Unite denunciano questi fatti.
E non è nemmeno una novità per gli operatori delle ONG. Quanto accaduto in Siria dove alcuni delinquenti travestiti da operatori umanitari chiedevano sesso in cambio di alimentari è solo la punta di un mostruoso iceberg, la punta di una pratica purtroppo largamente diffusa anche in altri contesti, a partire da Haiti fino al Sud Sudan.
La domanda da porci non è quindi come possano certe persone (se così le vogliamo chiamare) approfittare delle terribili situazioni in cui si trovano determinate popolazioni per soddisfare i loro contorti desideri sessuali, no, la domanda da porci è come diavolo sia possibile che tutto questo schifo non sia uscito prima.
Passino gli affari illegittimi che proprio diversi funzionari dell’ONU portano avanti in diversi teatri (uno di questi è il Congo) ma qui, per quanto gravissimo, non si parla di semplici “affari”, qui si parla di violenze sessuali su donne deboli e costrette a subirle per sopravvivere. E la cosa davvero sconvolgente è che a perpetrare queste violenze sono proprio quelle persone (?) che dovrebbero difenderle.
Sia l’ONU che le ONG hanno coperto questo schifo per troppo tempo e così facendo si sono resi complici di questi crimini gravissimi, ancora più gravi perché coperti dal “velo umanitario”, perché perpetrati da bestie travestite da angeli. Io personalmente ho visto “operatori umanitari” arrotondare facendo affari di ogni tipo in teatri di guerra, ma qui si parla di ben altro rispetto al comprare e commercializzare oro o diamanti per guadagnare qualche dollaro in più, qui si parla di abusare sessualmente di donne che non sono in grado né di rifiutarsi né di denunciare la violenza o il ricatto.
E’ una cosa davvero orribile come è orribile che questi fatti siano stati coperti per anni, una responsabilità alla quale né i vertici dell’ONU né quelli di diverse ONG possono sottrarsi.
Non bastano le scuse, non basta allontanare i responsabili. Queste bestie vanno arrestate e con loro quelli che li hanno vergognosamente coperti per tutto questo tempo.