Che l’Onu sia un ente inutile e costosissimo, in mano a burocrati da strapazzo super pagati ma sostanzialmente inetti, è un dato di fatto. Ma che si arrivi al punto di scaricare l’Italia sulla faccenda dei due marò sequestrati in India è davvero un fatto gravissimo.
Eppure è quello che è successo ieri. Il massimo rappresentante dell’Onu, il Segretario Generale Ban Ki-moon ha detto che «è meglio che la questione venga affrontata bilateralmente piuttosto che con il coinvolgimento dell’Onu». In sostanza l’Onu si tira fuori da una faccenda che invece lo riguarda direttamente dato che la missione anti-pirateria implementata nell’Oceano Indiano era proprio sotto l’egida dell’Onu, anche quelle missioni su navi private.
A questo punto è chiarissimo a tutti che qualsiasi militare in missione all’estero sotto la bandiera delle Nazioni Unite non viene tutelato dello stesso Onu. L’Italia ha migliaia di militari in diverse missioni svolte sotto l’egida dell’Onu e, visto il caso indiano, dobbiamo supporre che queste migliaia di militari non siano adeguatamente tutelati, per cui la cosa più logica da fare e ritirare tutte le nostre forze armate impegnate in tali missioni, a partire da quella impegnata in una zona ad altissimo rischio come quella in Libano.
Ci chiediamo che i nostri politicanti abbiano messo questo sul piatto oppure come sempre siano stati semplicemente zitti, magari confidando nell’altrettanto inutile e dannosa Catherine Ashton che in due lunghissimi anni non ha mai detto una sola parola su questa vicenda. Quant’è che l’italia tirerà fuori gli attributi e si farà rispettare smettendo di farsi mettere i piedi in testa da questi barbari?
Carlotta Visentin
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