Soldi europei ai terroristi: il Parlamento UE aumenta fondi alla UNRWA

9 Febbraio 2018

Con un colpo di mano il Parlamento Europeo ha approvato ieri una risoluzione nella quale si chiede agli Stati Membri di aumentare i finanziamenti alla UNRWA dopo che gli Stati Uniti , maggiori finanziatori dell’agenzia Onu per i palestinesi, hanno deciso di tagliare considerevolmente gli aiuti finanziari alla controversa agenzia.

Il mese scorso il Presidente Trump aveva deciso (giustamente) di tagliare i fondi destinati alla UNRWA inviando solo 60 milioni di dollari in luogo di 125 milioni. Il taglio, pari a 65 milioni di dollari, ha gettato nello sconcerto la dirigenza della UNRWA anche se, a ben guardare i conti, non è un taglio importante in un budget annuale che sfiora 1,3 miliardi di dollari.

Ma come fanno sempre i palestinesi quando qualcuno decide di non fare quello che vogliono loro, ne hanno fatto una tragedia greca facendo passare l’idea che un taglio di 65 milioni di dollari in un budget di 1,3 miliardi avrebbe messo in pericolo milioni e milioni di vite.

Naturalmente non è vero, anche perché i 65 milioni di dollari tagliati dagli americani sono stati prontamente sostituiti da aiuti extra provenienti da singoli Stati Europei. Poteva però la UE esimersi dall’intervenire con un atto ufficiale?

L’Unione Europea è il secondo contributore della UNRWA dopo gli Stati Uniti. Nel 2017 (come istituzione) ha donato alla UNRWA la somma di 143.137.340 di dollari ai quali si vanno ad aggiungere altre centinaia di milioni donati dai singoli Stati per un totale che nel 2017 è arrivato alla vertiginosa somma di 460 milioni di Euro, denaro che ora la UE chiede addirittura di aumentare.

«Sostenere la UNRWA è un dovere umanitario ed è anche nell’interesse collettivo per la pace e la sicurezza in Medio Oriente» ha detto ieri Federica Mogherini dopo che il Parlamento Europeo aveva approvato la risoluzione.

Va notato che per la prima volta nella storia dei rapporti tra Unione Europea e UNRWA si chiede all’agenzia Onu per i palestinesi di essere “più trasparente” sull’utilizzo dei fondi e soprattutto si chiede che «le sue strutture non vengano usate in modo improprio» come per esempio consentire ad Hamas di stoccare missili all’interno delle scuole UNRWA. Ma è il minimo sindacale. Come sempre nessuno controllerà né l’utilizzo che viene fatto del denaro dei contribuenti europei, né se nelle strutture della UNRWA oltre a fomentare odio e violenza si nascondono anche le armi dei terroristi.

E così la favoletta dei cosiddetti “profughi palestinesi”, che profughi non sono secondo il Diritto Internazionale, continua a macinare milioni e milioni di dollari in una spirale incredibile di stupidità che invece di portare “pace e sicurezza in Medio Oriente”, come afferma Federica Mogherini, non fa altro che aumentare artificiosamente il numero dei profughi e di certo non contribuisce alla soluzione dei problemi mediorientali.

Maurizia De Groot Vos

Italo-Israeliana, Analista senior per il Medio Oriente ed Eurasia. Detesta i social ma li ritiene un male necessario. Vive a Bruxelles

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