Striscia di Gaza – Israele (Rights Reporter) – Pochi giorni fa un dirigente di Hamas ha ammesso che almeno 50 delle 62 vittime degli scontri lungo il confine tra Israele e Striscia di Gaza erano miliziani di Hamas e non inermi cittadini che protestavano pacificamente.

Se non bastasse è emerso che la neonata morta, a detta di Hamas, a causa dei lacrimogeni israeliani è deceduta in effetti per una deformazione cardiaca e che i genitori allettati dalla somma promessa da Hamas per i “martiri” l’avevano portata con loro alle manifestazioni lungo la barriera di confine (la pace arriverà quando gli arabi dimostreranno di amare i loro figli più di quanto odino noi – Golda Meir).

Ma non sono bastate queste verità per smorzare le polemiche e ancora sui media gira la leggenda dei cosiddetti “cecchini israeliani” che sparano sui “pacifici” dimostranti palestinesi. Allora ci siamo informati per sapere come funzionano le regole di ingaggio dei militari israeliani deputati alla difesa della barriera di confine e se è vero che sparano indiscriminatamente e a loro giudizio.

Le regole di ingaggio del IDF lungo il confine con la Striscia di Gaza

Secondo una fonte del IDF i militari israeliani non possono sparare a caso. Le regole di ingaggio predisposte in occasione delle manifestazione lungo il confine tra Israele e la Striscia di Gaza sono precise, inderogabili e molto rigide:

1. i soldati israeliani prima di sparare devono ricevere il via libera da un ufficiale

2. l’ufficiale può autorizzare i militari a sparare solo dopo aver constatato che il nemico è in prossimità della barriera di confine e che compie o minaccia di compiere atti ostili

3. in nessun caso, anche quando si avvicinano alla barriera di confine, è consentito ai militari israeliani di sparare su donne e bambini

4. ad ogni battaglione è stato assegnato un avvocato militare e un investigatore della polizia militare che controllano immediatamente ogni sparo e verificano se sono state violate le regole di ingaggio

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Ora, come si può vedere la ridicola teoria rilanciata dai media secondo la quale i cosiddetti “cecchini israeliani” sparano a caso sulla folla viene totalmente smentita dalle regole di ingaggio del IDF. E infatti non è un caso che almeno 50 delle 62 vittime palestinesi siano miliziani di Hamas e non semplici manifestanti pacifici. Rimarrebbero in teoria 12 vittime innocenti, di cui una e la bambina di cui abbiamo parlato sopra mentre per le altre sono in corso accertamenti da parte della procura militare del IDF.

La cosa buffa (per così dire) è che queste regole le conoscono benissimo sia i terroristi di Hamas che le cosiddette “diplomazie occidentali”. Per questo motivo Hamas incita donne e bambini ad andare vicino alla barriera di confine, perché una donna o un bambino ucciso dai cosiddetti “cecchini israeliani” farebbe molta più notizia e sarebbe un bel valore aggiunto alla propaganda palestinese.