Stupro in guerra paragonabile alle armi chimiche

11 Giugno 2014

stupro-di-guerra-campagna

Lo stupro in guerra è distruttivo quanto lo sono le armi chimiche. A dirlo alla vasta platea internazionale intervenuta ieri al “global summit on sexual violence in conflict” è stata una dottoressa congolese, Denis Mukwege, che ha raccontato delle decine di migliaia di donne congolesi stuprate durante i conflitti che hanno insanguinato il Congo.

Denis Mukwege gestisce un ospedale dedicato alle vittime di stupri nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo e di vittime ne ha viste davvero a migliaia tanto da arrivare a dire che la parola “stupro” è riduttiva rispetto al peso che ha la violenza sessuale nei teatri di conflitto. «La violenza sessuale non è solo un atto sessuale senza consenso – ha detto la Mukwege agli intervenuti, tra i quali Angelina Jolie e David Cameron – ma è un atto distruttivo che si traduce nella negazione della altrui umanità, un atto volontario e deliberato non solo per distruggere la singola persona ma tutta la comunità».

Sono più di 500.000 le donne violentate in Congo tanto che un alto rappresentante dell’Onu è arrivato a dire che «il Congo è la capitale mondiale dello stupro».

Durante la conferenza è emerso che lo stupro nei teatri di conflitto non è una cosa casuale ma che spesso viene pianificato con cinismo proprio allo scopo di sconvolgere le comunità e l’apparato sociale. E sempre più spesso le vittime di stupro sono poco più che bambine. La violenza sessuale pianificata viene effettuata davanti all’uomo (marito o padre) affinché questi, sconvolto dalla vergogna, se ne vada e la famiglia venga distrutta. Non è quindi solo un problema di “violenza sessuale” ma è una vera e propria arma di distruzione di massa.

E non sono esenti nemmeno i maschi dalla violenza sessuale come emerge chiaramente da una ricerca fatta da alcune ONG inglesi sul fenomeno della violenza sessuale nei teatri di conflitto.

I racconti fatti ieri da Denis Mukwege hanno letteralmente sconvolto la platea intervenuta al global summit on sexual violence in conflict e sembra che abbiano lasciato il segno se è vero che il Segretario Generale dell’Onu in persona si è impegnato a presentare una risoluzione al Consiglio di Sicurezza per equiparare lo stupro in guerra alle armi di distruzione di massa. Francamente non è che ci fidiamo tanto di questi impegni estemporanei, ma crediamo che finalmente ieri sia stato aperto uno squarcio nella indifferenza globale a questo che è un problema davvero globale.

[glyphicon type=”user”] Scritto da Aurora Gonzales

[glyphicon type=”euro”] Sostieni Rights Reporter

Seguici su…

Dona con carta di credito

Sostienici usando PAYPAL

Sostieni Rights Reporter con una piccola donazione

Newsletter

Fai come migliaia di nostri lettori, iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato senza però essere disturbato. Puoi cancellarti quando vuoi
Previous Story

Iran pronto a intervenire in Iraq

Next Story

Iraq balcanizzato: è tutta colpa di Obama

Latest from Società e cronaca

Go toTop