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In Sud Sudan è in corso la più grande epidemia di malaria che la storia di quel Paese ricordi. Secondo i dati delle Nazioni Unite i casi di malaria sin qui segnalati sono 1,6 milioni. Lo Stato più colpito è quello di Northern Bahr el Ghazar dove i casi sono più che raddoppiati.

Secondo Medici Senza Frontiere la malaria è la causa principale di morte infantile in Sud Sudan e sebbene sia abbastanza semplice curarla mancano le risorse finanziarie per far fronte a questa malattia ormai diventata endemica. «Non abbiamo i farmaci per curare la malattia» dice Claire Nicolet, responsabile di Medici Senza Frontiere del progetto attivo nel campo di Aweil «l’ultima partita di medicinali l’abbiamo ricevuta a novembre. Mancano del tutto le compresse di paracetamolo necessarie a curare la febbre e manca il farmaco per la malaria che costa appena 1,25 dollari». Sebbene la somma sia ridicola, per i poverissimi sud-sudanesi comprare il farmaco per la malaria e il paracetamolo è impossibile e quindi devono rivolgersi alle agenzie umanitarie che però ne sono sprovviste in quanto non rifornite.

Il Coordinamento delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari (OCHA) ha deciso di creare una task force contro la malaria in Sud Sudan stimando che per combattere la malattia in maniera adeguata servirebbero circa 4 milioni di dollari, non quindi una somma esagerata per l’Onu, ma a quanto pare alle Nazioni Unite sono troppo intenti a finanziare altre cause e altri lussi per pensare ai bambini del Sud Sudan.

Scritto da Claudia Colombo