In un editoriale pubblicato due giorni fa sul Jerusalem Post, l’editorialista Amots Asa-El ci spiega perché il pericolo rappresentato dalla Corea del Nord non è minimamente paragonabile a quello ben maggiore rappresentato dall’Iran e perché il mondo dovrebbe temere molto di più gli Ayatollah che Kim Jong Un.
C’è un retroscena dell’ultimo incontro tra Donald Trump e Benjamin Netanyahu che se confermato sarebbe abbastanza preoccupante per tutta una serie di motivi.
Quanto sta accadendo in Siria, lo diciamo da mesi, non ha niente di umano. Non spetta a noi stabilire chi sia il peggiore tra Assad e le milizie jihadiste, se siano meno peggio i ribelli oppure i militari fedeli al dittatore siriano, ma un dato ci sembra certo: questa gente non si fa nessuno scrupolo di massacrare decine di migliaia di persone, donne e bambini compresi, per portare avanti la loro perversa ideologia di potere, un potere spesso direttamente collegato all’ideologia religiosa islamica.