Prima la ClearSky Cyber Security poi addirittura la Reuters, nel giro di un paio di giorni sono due le importanti fonti che denunciano come l’Iran stia diffondendo disinformazione a livello globale attraverso una vasta rete di siti web.
Il terrorismo cibernetico è la minaccia centrale del 21° secolo. A dirlo è Avi Dichter (Likud), Presidente della Commissione Difesa ed Esteri della Knesset che proprio in questi giorni ha presentato un disegno di legge volto a unificare sotto un unico comando i vari gruppi di difesa dal terrorismo cibernetico presenti in Israele.
Secondo un rapporto diffuso oggi dal National Counter-Terrorism Center (NCTC) i combattenti stranieri che si sono uniti alle fila dello Stato Islamico, ISIS, sarebbero circa 20.000, tra i quali 3.500 europei, 150 americani e il resto proveniente da almeno 90 Paesi.
Imporre regole al web? E’ quanto propone il Presidente della Camera, Laura Boldrini, dopo che è stata fatta oggetto di articoli diffamatori, offensivi e, dice lei, minacciosi. Tuona subito Grillo il quale afferma che “il potere è contro la rete” e che le lagnanze della Boldrini sono inutili in quanto i reati commessi in rete, in quanto tali, sono già perseguiti per legge.
Internet oltre ad essere un micidiale mezzo di comunicazione, evolve a ritmi incredibili per cui non è possibile per chi gestisce uno o più siti internet rimanere al palo e non adeguarsi a questi cambiamenti.