Martedì scorso Francia e Grecia hanno siglato un accordo per l’acquisizione da parte di quest’ultima di tre fregate di difesa e intervento (IDE) per la Marina ellenica per 2,9 miliardi di euro con un’opzione per una quarta.
L’accordo è significativo per entrambi i paesi: per la Grecia, rappresenta un bilanciamento delle forze con l’alleato (si fa per dire) della NATO, la Turchia, nonché un impegno senza precedenti, per tale accordo, da parte della Francia a fornire assistenza alla Grecia, portando alcuni funzionari greci a parlare di «Ombrello francese».
Il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando dopo la firma dell’accordo, ha affermato che l’Europa deve smettere di essere ingenua quando si tratta di difendere i propri interessi e che deve costruire la propria capacità militare.
«Quando siamo messi sotto pressione da poteri politici e militari, che a volte induriscono la loro posizione, dobbiamo reagire e dimostrare che abbiamo il potere e la capacità di difenderci. Non di trattare, ma di proteggerci», ha detto Macron in una conferenza stampa con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis.
«Questa non è un’alternativa all’alleanza con gli Stati Uniti. Non è un sostituto, ma vuol dire assumersi la responsabilità del pilastro europeo all’interno della NATO e trarre le conclusioni che [da parte americana] ci viene chiesto di prenderci cura della nostra stessa protezione», ha affermato Macron.
«Questo ci legherà per decenni», ha detto Mitsotakis. «Questo apre le porte all’Europa di domani che è forte e autonoma, capace di difendere i propri interessi».
La feroce protesta turca
Il portavoce del ministero degli Esteri turco, Tanju Bilgic, ha affermato che «l’accordo tra Grecia e Francia è una minaccia per la pace e per la stabilità regionale».
La Turchia vede l’alleanza Franco-Greca e le successive dichiarazioni come un atto ostile verso Ankara in un momento in cui le reciproche rivendicazioni sul Mediterraneo [e sui giacimenti di gas] hanno portato la Turchia a fare la voce grossa forte del suo potere militare.
«Invece della cooperazione, la politica di approvvigionamento della difesa da parte della Grecia e i suoi sforzi per isolare e alienare la Turchia è una politica problematica che danneggerà essa e l’UE, di cui è membro, ed è una minaccia per la pace e la stabilità regionali» ha detto ancora il portavoce turco.
«Tali sforzi inutili aumenteranno solo la nostra determinazione a proteggere i nostri diritti tanto quanto i diritti della ‘Repubblica turca di Cipro del Nord’ nell’Egeo e nel Mediterraneo» ha concluso ringhiando il portavoce turco.
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