Siamo appena ai primi di marzo e l’anno per Israele si è aperto con una sequela di atti diffamatori da parte di alcune ONG e addirittura della Corte Penale Internazionale.
La prima campagna diffamatoria a partire è stata quella lanciata da alcune ONG in merito al presunto obbligo da parte di Israele di vaccinare i palestinesi di Gaza e di Giudea e Samaria (Cisgiordania) o almeno di controllare che tutto fosse stato fatto per bene.
Israele non è obbligato a vaccinare i palestinesi in primo luogo perché sono gli stessi palestinesi a non volerlo in quanto gli accordi tra lo Stato Ebraico e l’Autorità Palestinese (AP) prevedono che sia quest’ultima a doversi occupare della sanità in Cisgiordania.
E questa è la prima vera contraddizione nella quale cadono le ONG (Amnesty International e le altre) quando il 23 dicembre lanciano una campagna per fare pressione su Israele affinché “adempia ai propri doveri e responsabilità morali nei confronti dei palestinesi di Gaza e della Cisgiordania” in merito alle vaccinazioni o almeno, visto che la AP si è già accordata con i russi per il vaccino Sputnik, che questo rispecchi i parametri della agenzia di controllo israeliana.
Ma come, fino a poche settimane prima facevano pressione su mezzo mondo affinché si riconoscesse la cosiddetta “Palestina” come uno Stato indipendente e adesso improvvisamente la cosiddetta “Palestina” non è più in grado di essere autosufficiente tanto da “obbligare” Israele a intervenire?
Delle due l’una. O la cosiddetta “Palestina” è uno stato indipendente e quindi in grado di essere autosufficiente sia a livello sanitario che economico, oppure semplicemente non esiste
Franco Londei
Delle due l’una. O la cosiddetta “Palestina” è uno stato indipendente e quindi in grado di essere autosufficiente sia a livello sanitario che economico, oppure semplicemente non esiste.
E a rafforzare questa contraddizione c’è la Corte Penale Internazionale che vorrebbe mettere sotto accusa Israele per crimini di guerra anche se Israele non aderisce al Tribunale Internazionale ma in quanto però vi aderisce lo Stato che non c’è, cioè la cosiddetta Palestina.
Si tratta quindi di stabilire se la cosiddetta “Palestina” esista o meno. Non può esistere quando si tratta di attivare la Corte Penale Internazionale per poi tornare a non esistere quando si chiede l’intervento di Israele per le vaccinazioni COVID.
Non sono contraddizioni da niente perché se non vengono mai segnalate da nessuno succede che attivano un meccanismo dell’odio anti-israeliano per niente facile da sostenere.
Eppure nessuno, tanto meno in Europa, le fa notare e si continua a finanziare impunemente sia le ONG che alimentano questo meccanismo che la stessa Autorità Palestinese che sta benissimo in questo mondo di mezzo, in questa sorta di isola che non c’è che è la Palestina.
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