Un altro regalo ad Hamas dalla Corte Internazionale di giustizia

Hamas esulta e si dice disposto a collaborare con l'ONU per ispezioni nella Striscia di Gaza. Silenzio, anche dalla corte, sugli ostaggi
24 Maggio 2024
capo di hamas yahya sinwar

La Corte internazionale di giustizia ordina a Israele di fermare le operazioni militari a Rafah che rischiano di distruggere la popolazione civile che vi si rifugia.

Israele “deve immediatamente fermare la sua offensiva militare e qualsiasi altra azione nel governatorato di Rafah, che possa infliggere al gruppo palestinese di Gaza condizioni di vita che potrebbero portare alla sua distruzione fisica in tutto o in parte”, si legge nella sentenza, letta dal presidente della Corte, Nawaf Salam.

Sebbene alcuni lo leggano come un ordine generalizzato di fermare l’offensiva, la formulazione sembra includere alcune condizioni che consentirebbero a Israele di continuare le operazioni a Rafah fintanto che si assicura che le condizioni dei palestinesi che vi si rifugiano non si deteriorino in modo tale da rischiare la loro distruzione di massa.

Il giudice Georg Nolte sembra adottare questa interpretazione.

La misura che obbliga Israele a fermare l’attuale offensiva militare a Rafah è condizionata dalla necessità di prevenire “condizioni di vita che potrebbero portare alla distruzione fisica, totale o parziale, del gruppo palestinese a Gaza”, scrive in una dichiarazione inclusa nella sentenza completa.

In particolare, quasi un milione degli 1,4 milioni di palestinesi rifugiati a Rafah hanno già evacuato, in seguito all’ordine dell’IDF di farlo.

Esulta Hamas

Il gruppo terroristico di Hamas accoglie con favore l’ordine della Corte internazionale di giustizia che impone a Israele di fermare le operazioni militari a Rafah che rischiano di distruggere la popolazione civile che vi si rifugia.

Tuttavia, l’organizzazione terroristica con sede a Gaza ha dichiarato che la sentenza non ha riconosciuto i combattimenti in corso in altre parti dell’enclave.

“Riteniamo che non sia sufficiente, poiché l’aggressione dell’occupazione in tutta la Striscia di Gaza, specialmente nel nord, è altrettanto brutale e pericolosa”, ha dichiarato l’alto funzionario di Hamas Basem Naim.

Hamas chiede al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di attuare la decisione della Corte Internazionale di Giustizia, aggiungendo che il gruppo terroristico accoglie con favore la richiesta della Corte di permettere alle commissioni d’inchiesta di raggiungere la Striscia di Gaza per indagare sulle accuse di genocidio contro il popolo palestinese.

Israele ha negato con forza di aver compiuto atti di genocidio nella sua guerra contro Hamas a Gaza, giunta ormai all’ottavo mese.

“Hamas si impegna a collaborare con le commissioni d’inchiesta”, ha dichiarato Naim alla Reuters.

Gantz: “Israele deve continuare a combattere”

Israele deve “continuare a combattere”, afferma il Ministro Benny Gantz in una dichiarazione successiva ad una telefonata con il Segretario di Stato americano Anthony Blinken.

“Lo Stato di Israele ha intrapreso una campagna giusta e necessaria dopo che una brutale organizzazione terroristica ha massacrato i nostri cittadini, violentato le nostre donne, rapito i nostri bambini e sparato missili contro i nostri centri urbani”, ha dichiarato, insistendo sul fatto che lo Stato ebraico è “obbligato a continuare a combattere per restituire i suoi ostaggi e garantire la sicurezza dei suoi cittadini, in qualsiasi momento e luogo – anche a Rafah”.

“Continueremo ad agire secondo il diritto internazionale a Rafah e ovunque opereremo, sforzandoci di non danneggiare la popolazione civile. Non per il tribunale dell’Aia, ma prima di tutto per quello che siamo”, ha dichiarato.

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